Un’area moderata che si prefigge lo scopo di essere alternativa ai vari schieramenti politici rappresentativi della politica locale. Quali scopi, quali soluzione e quali scelte?
di ALESSANDRO NARDELLI – Ostuni, in un quadro politico incerto e frastagliato, c’è anche un’area moderata che si prefigge lo scopo di essere alternativa ai vari schieramenti politici rappresentativi della politica locale. Quali scopi, quali soluzione e quali scelte? In quattro parole, “Dove va il centro?” Ce ne parla Giovanni Fedele. Queste le sue parole.
«Ostuni ha bisogno di disegnare un’idea di città coerente, seria, lungimirante, basandosi tra i tanti temi tutti meritevoli di attenzione, su tre assi programmatici: Infrastrutture, porto e lavori pubblici, cultura, rilanciando un’ Emozione chiamata libro facendole avere un respiro nazionale e creando kermesse di livello internazionale che si ripetano ogni anno. E poi il il turismo, con parcheggi, pulizia della città, attrazione di grandi investimenti che creano ricchezza e posti di lavoro, collegamenti».
«Aldilà di valutazioni politiche nazionali che hanno altri ambiti di giudizio distinti da quelli locali, esiste in Ostuni, ma va coltivata accuratamente, un’area politica e civica distinta e distante dalle due coalizioni classiche, che. usando un eufemismo, non hanno di certo brillato nell’ultimo quindicennio. Quest’area chiede una rivoluzione, nei programmi, nei volti, negli schemi».
«Chi pensa di riproporre, in ogni latitudine politica, vecchi schemi, magari incipriati, non ha capito la portata di quanto accaduto in questa città lo scorso 27 dicembre 2021».
«Quella data, che rappresenta il punto piú basso della storia di questa città, segna uno spartiacque tra un prima ed un dopo. Nulla potrà essere uguale a prima».
«Proprio per questo, ci stiamo preparando per essere all’altezza della sfida di rilanciare una città in stato comatoso attraverso la creazione di una nuova classe dirigente, capace, onesta, competente.
Questa é la sfida di fronte a noi, questa la nostra missione».
