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Foggia: Associazione Pro Padre Pio dedica l’ultimo saluto a Luis Napolitano

Pittore, fotografo, scultore per passione nei confronti di padre Pio, che ritraeva assieme alle sue famose marine

L’Associazione si associa al dolore della famiglia, degli amici e di tutti quelli che conobbero in vita Luis Napolitano che ci ha lasciati per un po’: aveva 75 anni. Figlio spirituale di padre Pio, miracolato nel letto di morte, quando era ragazzo a San Severo (Fg), fedele dell’Associazione Pro Padre Pio l’Uomo della Sofferenza, è divenuto famoso in tutta Italia e nel mondo già dagli anni ’70 del secolo scorso.

Pittore, fotografo, scultore per passione nei confronti di padre Pio, che ritraeva assieme alle sue famose marine. Il settimanale Cronaca Vera per primo negli anni ’80 si accorse di lui pubblicando la sua singolare storia del tuffo di capod’anno nelle gelide acque del Celone, per questioni di ecologia e sensibilizzare la popolazione di Capitanata sull’inquinamento delle acque interne.

Tutti i settimanali nazionali e le tv Rai quali “Porta a Porta” di Bruno Vespa, Mediaset e anche una tv della Polonia lo hanno intervistato, tra cui anche Al Jazzera e Giancarlo Magalli…Luis divulgò il messaggio di padre Pio su tutti i settimanali nazionali.

L’on. Vittorio Sgarbi disse di lui: «dipinge con il suo spirito». Berlusconi, ma anche l’on. Antonio Di Pietro, hanno un suo quadro naif che raffigura padre Pio secondo Luis Napolitano.

I suoi quadri erano facilmente decifrabili per i colori sgargianti e le linee semplici. Luis Napolitano era impiegato scolastico in pensione, ecologista, pittore, inventore del brevetto “nuovo modello di pittura”, ci raccontava: «Da 44 anni, sono autodidatta, ho partecipato a tanti concorsi di pittura e mostre collettive a Marina di Ravenna (RA). Ogni estate mi recavo in Emilia per esporre le miei opere e partecipavo ai concorsi.

Ho incominciato a dipingere il volto di padre Pio, perchè l’ho sempre avuto davanti agli occhi e sono stato miracolato, perchè stavo in fin di vita nel letto di morte per tifo e ricaduta e ho visto Santa Giovanna ed ho sognato padre Pio. Avevo 13 anni, mi avevano già dato l’estrema unzione e la comunione nel letto di morte. Ho fatto tanti quadri che ho donato ai personaggi del mondo della politica, dello spettacolo e della cultura, per invogliarli ad essere più umili. Per esempio ho donato un quadro di padre Pio all’attrice Gina Lollobrigida negli anni ’90 a Vieste. 

L’attore Lino Banfi a San Giovanni Rotondo: abbiamo parlato a lungo di padre Pio ho pregato per sua figlia colpita da un brutto male e padre Pio ha fatto il miracolo…adesso sta bene. La conduttrice televisiva Barbara D’Urso, l’ho incontrata a Molfetta (Ba) negli anni ’90: mi ha ringraziato di vero cuore lei è davvero simpatica e splendida. Carmen Russo incontrata a San Giovanni Rotondo era assieme a suo marito Paolo Turchi, mi ha ringraziato ed ha gradito il dono.

All’on. Giulio Andreotti ho regalato 2 quadri di padre Pio: uno nell’occasione del suo 90° compleanno, grazie a Max Pitti e al mio caro amico di sempre Giuseppe Saldutto loro lo portarono direttamente a Palazzo Giustignani, dove svolgeva la sua attività di Senatore a vita della Repubblica Italiana; l’altro quadro, invece stavamo a Foggia, Andreotti tornava da San Giovanni Rotondo e qui in città, nell’Hotel Cicolella avvenne un particolare fatto: l’on. Andreotti scattò una fotografia al fotografo Saldutto mio amico che stava assieme a me, eravamo presenti sul posto e fu una cosa molto divertente. Anche all’on. Segni, all’on. Berlusconi, all’on. Bossi, all’on. Di Petro, Calderoli. L’attrice Nancy Brilli l’ho incontrata a Vieste, le ho donato un quadro che raffigurava padre Pio da me realizato.

Un quadro del Santo anche al regista Monicelli, a Michele Placido, alla “mia cara” Rosanna Fratello…ve lo spiego dopo perché a me cara. Vado spesso a San Giovanni Rotondo, ma anche a Pietrelcina, Santa Rita e altri santuari. Barbara D’Urso, l’ho incontrata a Molfetta (Ba). Anche Vittorio Sgarbi ha ricevuto un mio quadro raffigurante p. Pio l’incontro è avvenuto a Troia (Fg) in provincia di Foggia, bisogna dire che Sgarbi in provincia di Foggia, ha tanti amici e viene spesso, per mostre ed eventi vari, è sempre socievole con tutti, mi scrisse “Luis dipinge con il suo spirito!” Annalisa Minetti a San Giovanni Rotondo fu contentissima lo ha toccato con le mani e gli ho spiegato che si trattava di p. Pio…

Con i confratelli di padre Pio, ho avuto sempre un bel rapporto, quando andavo a Pietrelcina e quando andavo a San Giovanni Rotondo dal Servo di Dio fra Modestino da Pietrelcina e con p. Paolo Covino che sono morti in odore di Santità, ma anche con p. Gerardo De Flumeri, che è stato il vice postulatore della Causa di Santificazione di padre Pio, nonché confratello di padre Pio. Anche a don Mazzi, ho raccontato la mia storia ed è rimasto meravigliato del miracolo che ho ricevuto dal Signore, che mi ha salvato la vita ed io ho potuto dare tanti quadri di padre Pio in regalo e ancora oggi li regalo volentieri, perché p. Pio mi salvò la vita da ragazzo e bada sempre alla mia salute ed io lo ringrazio. Anche Frizzi: gli ho dato il quadro di p. Pio ma stranamente non lo voleva accettare, non so perché, poi ha cambiato idea e se lo ha portato via con se a Roma e mi ha anche baciato, per ringraziarmi.

La mia concittadina miss Italia, Manila Nazzaro: partecipai alla festa quando arrivò all’aeroporto di Foggia e ci fu una grande festa, con la torta, i balli, la musica, autografi, fotografie ed io portai il quadro ovviamente di padre Pio… Poi l’incontro con Irene Gaeta, figlia spirituale e veggente parla con padre Pio ancora oggi, fu un bell’incontro…Anche se poi ci siamo persi di vista…Fra Modestino mi diede la benedizione sulla fronte, con il crocifisso, che gli fu donato proprio da p. Pio in persona. All’on. Maroni ho dato un quadro di p. Pio, all’inizio mi ha guardato un po’ diffidente, poi glielo dato con tutto l’amore del cuore, ha sorriso e ha ringraziato abbiamo fatto una foto di ricordo, ma anche con Bossi, e Calderoli… Ornella Muti. Invece con la cantante Rossana Fratello, eravamo amici d’infanzia, all’età di 7 anni, abitavamo nello stesso rione a San Severo e suo padre era amico di mio padre, andavano insieme in campagna.

Anche a lei ho donato un quadro di p. Pio, lo zio della cantante era brigadiere dei carabinieri, l’ho incontrata a San Severo e abbiamo ricordato assieme i tempi felici di quando eravamo piccoli e spensierati. Mi dissero che p. Pio era stato nel paese dove sono nato, era 1948 di maggio durante la Festa della Madonna del Soccorso, non sono sicuro che sia vera la notizia avrebbe detto ”quanti Santi escono in questa processione!” proprio nell’anno in cui sono nato io a San Severo, pochi km da San Giovanni Rotondo; poi all’età di 8 anni sono emigrato a Foggia, perché i miei genitori incominciarono a lavorare a Foggia. Un mio quadro è stato donato anche al Patrimonio del Museo civico di Foggia e al Santuario dell’Incoronata un quadro e una statua raffigurante la Madonna nera dell’Incoronata di Foggia». 

Ciao Luis.

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