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Emergenza cinghiali nel Tarantino: Renato Perrini (FdI) «Ormai fenomeno insostenibile»

«Per gli agricoltori tarantini la situazione è diventata insostenibile ed è giunto il momento di rispondere con i fatti al grido di allarme e di disperazione di molti contadini» ha detto Perrini

«Il video girato nelle scorse ore a Castellaneta Marina e pubblicato su TikTok, che ormai rimbalza su migliaia di profili circa l’abbandono di rifiuti e i cinghiali che si aggirano sul lungomare, è davvero imbarazzante in una regione a vocazione turistica». Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini, che prosegue: Per gli agricoltori tarantini la situazione è diventata insostenibile ed è giunto il momento di rispondere con i fatti al grido di allarme e di disperazione di molti contadini di Castellaneta, Laterza, Ginosa, Mottola, Massafra, Crispiano, a seguito dei danni causati dai cinghiali con la razzia dei prodotti agricoli e la distruzione delle piante fino alla radice.

L’emergenza – aggiunge Perrini – ci obbliga a passare dalle parole ai fatti e la burocrazia deve lasciare il campo ad azioni concrete. Va tutelata la salute, la sicurezza dei cittadini e il futuro del comparto agricolo senza anteporre alcuna tematica ambientale o obiezione animalista. Ormai assistiamo ad uno strano fenomeno, che a mio avviso deve farci riflettere: un eccesso di protezione verso la specie animale e la sottovalutazione dei pericoli verso l’uomo e l’agricoltura che il proliferare di certe specie sta determinando.

Ritengo sia grave che alla tutela della vita umana e alla salvaguardia di colture, produzioni e posti di lavoro si anteponga un approccio ideologico e contrario apriori a qualsiasi metodo per fermare la proliferazione senza controllo dei cinghiali – evidenzia Perrini che conclude – Per tale motivo, ho chiesto nuovamente di poter discutere dell’annosa questione in II e IV Commissione, alla presenza dell’assessore all’Agricoltura e alla caccia, Donato Pentassuglia, dei rappresentanti regionali delle associazioni di categoria degli agricoltori, dei presidenti dei comitati di gestione degli ATC (Ambiti Territoriali di Caccia) delle province pugliesi, dei rappresentanti delle associazioni venatorie e dei rappresentanti delle associazioni ambientaliste, per conoscere a che punto è il piano di monitoraggio e gestione del cinghiale (PM) varato dalla Regione Puglia e quali sono le motivazioni che sino ad oggi non hanno consentito di mettere in atto tale piano e se, nel frattempo, sono allo studio altre iniziative.»

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