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Bif&st: Serata di premiazione e anteprima internazionale del 17 marzo

Bif&st, attesa del pubblico e giornalisti di Matteo Garrone che saluta e fa le foto col pubblico presente in foyer prima di entrare. La gente intervistata è entusiasta di stare lì per vedere la premiazione di Matteo Garrone

di ROSELLA CUSCITO – Bif&st, attesa del pubblico e giornalisti di Matteo Garrone che saluta e fa le foto col pubblico presente in foyer prima di entrare. La gente intervistata è entusiasta di stare lì per vedere la premiazione di Matteo Garrone per il suo film e poter salutare il regista molto amato da tutti.

Il regista riceve il premio Mario Monicelli per il miglior regista e raccolta qualche aneddoto del maestro Monicelli sulla sua ironia. Ad esempio sul fatto che Monicelli dichiarava di essere considerato dalla critica un regista di serie B e di come fosse d’accordo con la critica perché ogni 4 film ne veniva uno bene. Bastava per Monicelli una battuta per potersi confrontare con lui.

Garrone ci svela le sue origini baresi, avendo la nonna Enza de Grecis di Bari e racconta che il padre era un critico teatrale e quindi gli aveva raccontato tanto di quel mondo che lo affascinava ed è stato contento quando poi ha avuto modo di conoscere dal vivo questi grandi maestri della pellicola.

Matteo Garrone riceve anche un secondo premio, il premio del Federico Fellini Platinum Award, con questa motivazione: per il suo talento immaginifico e sguardo autoriale unico, tocca temi diversi provenienti dalla realtà, raccontando il mondo in profondità con sguardo sincero e a volte cinico, in tutti i suoi lavori ha esplorato il confine tra cronaca e mito con atteggiamento sempre nuovo e profondo. Va a lui questo premio perché ha realizzato un cinema potente e personale capace di incantare il pubblico.

Nel frattempo continuano gli aneddoti sull’ironia di Monicelli, e si parla di un episodio simpatico tra Ettore Scola e Monicelli quando questi aveva più di ottanta anni. Ettore Scola lo accompagna a scegliere delle scarpe particolari per il mal di schiena. Mario le indossò e per la particolare conformazione della scarpa se ne andò indietro e fu preso a volo dalla commessa. Il maestro si rivolse a Ettore Scola e gli disse “Ora provale tu e cadi tu!”.

Matteo Garrone nel momento della consegna del secondo premio ci ricorda anche della sua comparsa nel film di Fellini “La voce della luna” e di come si sia sentito onorato fortunato di conoscerlo e di essere diretto da un grande come lui.

Matteo ringrazia Garrone Paolo del Brocco che ha prodotto i suoi film ha fatto con lui il viaggio di questo tour degli Oscar ed è arrivato tra i primi 5 film grazie al loro impegno.

Il film “Coincidenze d’amore” di e con Meg Ryan, accolto a conclusione della proiezione con il plauso del pubblico, ci ha catapultato per un’ora e mezza circa nella dimensione al confine tra realtà e fantasia di un aeroporto dove – causa maltempo – tutto si ferma e anche le coincidenze più strane possono accadere. Come è successo ai protagonisti del film di reincontrarsi dopo quasi venticinque anni, e avere l’occasione facendo i conti con il loro passato di superare i propri ostacoli mentali e riscoprirsi migliori. Dalla dinamica del loro dialogo – su cui è interamente incentrata la pellicola – scopriremo via via la profondità del loro legame e di come quelle ore bloccati in aeroporto sia stata per loro un’occasione unica per rievocare, riesplorare il passato con la saggezza del futuro e quasi salvifica, per affrontare il futuro avendo fatto pace definitivamente con il loro passato.

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