Nel centrosinistra si cerca di fare quadrato attorno ad un nome unitario, quello del 78enne Nicola Colaianni, stimato docente universitario e Magistrato della Suprema Corte di Cassazione e della Commissione tributaria centrale, in passato deputato per il PDS
A Bari, sembra assumere tinte meno fosche il quadro politico in vista delle prossime elezioni comunali. Se nel centrodestra si è definito il nome di Fabio Romito come candidato sindaco, nel centrosinistra si cerca di fare quadrato attorno ad un nome unitario, quello del 78enne Nicola Colaianni, stimato docente universitario e Magistrato della Suprema Corte di Cassazione e della Commissione tributaria centrale, in passato deputato per il PDS nella XI legislatura dove è stato membro della Commissione permanente Giustizia e della Commissione bicamerale sul terrorismo e le stragi, di cui ha redatto la relazione finale.
Il nome di Colaianni, è emerso a sorpresa, proprio quando sembrava che i due candidati sindaci, Vito Leccese e Michele Laforgia, fossero pronti a scendere in campo divisi, grazie alla mediazione del leader di Sinistra italiana Nichi Vendola. L’ex presidente della Regione Puglia, dopo aver contattato Colaianni, ha incassato la sua disponibilità come figura unitaria del “campo largo”, in vista delle prossime comunali di giugno.
«In relazione alla proposta di candidatura di Nicola Colaianni, che ringrazio per la disponibilità, nella giornata di domani concluderò gli incontri con i responsabili delle forze politiche che sostengono la mia candidatura per una valutazione congiunta» ha detto Vito Leccese.
Ha proseguito «Al termine della consultazione mi riservo di incontrare Michele Laforgia per condividere insieme il percorso futuro».
Ha concluso Leccese «Da parte mia sento tutto il peso della responsabilità per una decisione che può rivelarsi decisiva per il futuro della coalizione del centrosinistra e della città di Bari».
