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Fabiano Amati (Azione) attacca TGR Puglia, «Servizio pubblico ignora argomenti d’interesse pubblico»

«Il servizio pubblico del TGR Puglia ignora con particolare sistematicità tutte le iniziative d’interesse pubblico, se non funzionali alla richiesta della parte politica oggi al governo del Paese» dice Amati


La dichiarazione del consigliere e commissario regionale di Azione, Fabiano Amati.

«Il servizio pubblico del TGR Puglia ignora con particolare sistematicità tutte le iniziative d’interesse pubblico, se non funzionali alla richiesta della parte politica oggi al governo del Paese. Già dover apprendere che anche i colleghi del centrodestra debbano chiedere per avere attenzione giornalistica è una cosa imbarazzante, ma figurarsi quanto imbarazzante sia osservare che altri colleghi sono ignorati anche su richiesta.

E queste cose sono note poiché in RAI, come in tutte le pubbliche amministrazioni, vige il monito di non fare confidenze nemmeno allo specchio altrimenti si è in due a saperlo.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è il servizio dell’edizione odierna su una proposta di legge relativa alla rimodulazione dei bolli auto. Nulla da eccepire sulla decisione editoriale di dare notizia di una proposta di legge, peraltro di un collega stimabile, ma siamo sicuri che tutte le proposte di legge ricevano lo stesso trattamento?

Certo, il bollo auto è un argomento importante, ma più importante delle proposte di legge per le diagnosi precoci in genetica, da ultimo quella sulla SLA, sulla lotta al papilloma virus, sulla battaglia contro l’epatite C, sui Livelli essenziali di assistenza negati, sulla mancata realizzazione dei Centri di malattie neuromuscolari ecc.? E cito solo quelle a mia firma; figurarsi quante ce ne sono d’altrettanto importanti presentati da altri colleghi. Secondo il direttore del TGR Puglia e della redazione pugliese, questi argomenti sono nel rango della rubrica costume e società? Ma questi giornalisti, vivono nel nostro mondo o su un altro mondo?

Inoltre. Tutte le testate TGR regionali, sulla scia delle testate giornalistiche RAI nazionali, prestano attenzione alle attività quotidiane svolte in sede legislativa dai Consigli regionali. Non c’è Consiglio o Commissione che non venga seguita e resocontata, magari – ma questo è chiedere troppo – con sano spirito critico. In Puglia, invece, il Consiglio regionale e il lavoro delle Commissioni è sistematicamente ignorato dalla redazione del TGR, salvo rare eccezioni, e in questo senso sollevo un problema a difesa dell’istituzione in cui lavoro e dei cittadini che ci eleggono. Insomma, non sto lamentando una disparità di trattamento, che pure c’è ed è grave, ma la violazione di uno dei canoni fondamentali del servizio pubblico.
Certo, molti di noi potrebbero supplire a queste incongruenze con l’utilizzo dei social, che in termini di share danno dati più eccellenti di quelli del TGR.

Ma se non si reagisce in modo risoluto a questo modo di fare, l’unica penalizzazione sarà per l’azienda RAI, in perdita clamorosa di share, e per la necessaria mediazione giornalistica nell’offrire la più corretta interpretazione delle notizie.

Per questi motivi, a tutela del Consiglio regionale, dell’azienda pubblica RAI e del lavoro dei Consiglieri regionali, non solo il mio, sono costretto a segnalare questa situazione insostenibile alla Commissione di vigilanza, per l’assunzione di tutti i provvedimenti necessari. E non m’impressiona l’eventualità di subire ritorsioni, poiché chi ha paura di lottare per l’equità finisce per subire la ritorsione della propria coscienza.»

In risposta all’attacco di Amati, una nota dei consiglieri regionali di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega.

«Esprimiamo la nostra solidarietà al direttore e a tutta la redazione del TGR Puglia per il duro attacco ricevuto dal collega Amati. Il lavoro della redazione giornalistica pugliese è serio e rigoroso e sempre rispettoso di tutte le voci ed espressioni delle forze politiche che compongono il Consiglio regionale. Non è certo un compito della politica stabilire cosa sia una notizia e l’interesse pubblico della stessa e la redazione Rai della Puglia da sempre collabora in serenità con i nostri uffici stampa, esattamente come con quelli dei Gruppi politici che ne sono provvisti. Purtroppo, ci dispiace dover uscire ancora una volta pubblicamente, stavolta replicando a un collega, per difendere il lavoro dei giornalisti della nostra Regione

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