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La Puglia dice no al commissariamento dei Giochi del Mediterraneo a Taranto, parola alla Corte costituzionale

La norma sul commissariamento non era nel testo iniziale del dl Pnrr, ma è stata inserita con un emendamento presentato dai senatori di FdI, il tutto per evitare che vi fosse una perdita di tempo

La Regione Puglia non ci sta e ha intenzione di rivolgersi alla Corte costituzionale rispetto alla decisione del governo Meloni, che ha nominato Massimo Ferrarese, come commissario per l’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo a Taranto.

Questo è stato fatto presente oggi dal capo di Gabinetto della Regione Puglia, Giuseppe Catalano, attraverso una lettera indirizzata al capo del dipartimento per il coordinamento amministrativo (Dica) della presidenza del Consiglio dei ministri.

La possibilità di un commissariamento per l’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo, che saranno in programma a Taranto nel 2026, è venuta fuori verso la metà del marzo scorso, quando i ministri degli Affari europei, coesione e Pnrr, Raffaele Fitto e dello Sport Andrea Abodi hanno scritto al comitato organizzatore, di cui fanno parte anche Regione e Comune di Taranto, manifestando la loro «preoccupazione» in merito al «ritardo accumulato nell’attività di programmazione» e sottolineato la presenza di criticità, oltre a fare presente come non vi fossero «elementi sufficienti per l’aggiornamento dello schema di Dpcm recante l’identificazione delle opere da realizzare».

La norma sul commissariamento non era nel testo iniziale del dl Pnrr, ma è stata inserita con un emendamento presentato dai senatori di FdI, il tutto per evitare che vi fosse una perdita di tempo.

Tale decisione ha creato irritazione in Regione Puglia, la quale aveva spiegato come il governo non poteva di certo commissariare se stesso, essendo parte del comitato.

Poi, il 14 aprile, l’assemblea di indirizzo dei Giochi del Mediterraneo Taranto 2026, presieduta dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, per l’approvazione del bilancio consuntivo 2022. Qui, si è messo in chiaro come «Non sono stati rilevati né ritardi né omissioni da parte del Comitato direttivo dei Giochi del Mediterraneo», ma il Governo non si è fermato, puntando tutto su un commissario, individuato in Massimo Ferrarese, 61 anni, già presidente di Confindustria Brindisi.

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