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Puglia: Fisascat Cisl, urgente il rinnovo del contratto turismo e commercio

«I mancati rinnovi a livello nazionale stanno determinando delle difficoltà importanti per i lavoratori, che vedono le loro retribuzioni ferme a qualche anno fa. La continua crescita dei prezzi al consumo determina una difficoltà negli acquisti» dice Luigi Spinzi

«I mancati rinnovi a livello nazionale stanno determinando delle difficoltà importanti per i lavoratori, che vedono le loro retribuzioni ferme a qualche anno fa. La continua crescita dei prezzi al consumo determina una difficoltà negli acquisti e quindi una difficoltà ad andare avanti, guardare il proprio bilancio familiare in un periodo molto delicato come questo». È l’osservazione del Segretario Generale Fisascat Cisl Puglia Luigi Spinzi, emersa durante il Consiglio Direttivo regionale Fisascat Cisl Puglia, che ha dichiarato come la situazione del comparto del terziario nella regione sia allineata a quella nazionale.

«Veniamo da una stagione importante dal punto di vista turistico, che è ormai un settore trainante della Puglia. Si verifica così un mismatch tra domanda e offerta lavorativa che diventa una delle questioni da affrontare– ha aggiunto– I lavoratori considerano tale settore un’attività senza prospettiva e cercano pertanto lavori con percorsi di carriera più favorevoli. Riguardo le azioni della Regione Puglia, c’è molta comunicazione ma riscontriamo anche un difetto di sinergie fra enti. Oggi l’offerta deve essere quanto più organica possibile, questo deve tradursi in ricchezza da distribuire sul territorio e in dialogo con le parti datoriali: il turismo è infatti un settore dove facciamo fatica a tessere relazioni sindacali.

Serve invece stilare un patto con le imprese per una crescita comune, che sia uno sviluppo economico per esse e retributivo per i lavoratori. È un lavoro da portare avanti in tutti i settori: ci sono comparti, come sanità, welfare, commercio, dove spesso le difficoltà dei lavoratori mal si conciliano con le attività delle aziende, le quali proseguono nella ricerca incessante di profitto.»

Di momento delicato e difficile dal punto di vista di rinnovo dei contratti ha parlato anche il segretario generale Fisascat Cisl Davide Guarini: «Siamo infatti in fase di mobilitazione e arriveremo allo sciopero unitario del 22 dicembre. Da questo direttivo regionale noi chiediamo forte la volontà di rinnovare i contratti e quindi una soluzione di responsabilità da parte delle nostre controparti, affinché si riesca a raggiungere i rinnovi dei contratti in tempi brevissimi, a recuperare la perdita del potere d’acquisto attraverso il rinnovo salariale ed economico a livello dei contratti. Bisogna farlo presto. Siamo stati costretti a proclamare lo sciopero: ora è il momento dell’assunzione di responsabilità. Le nostre controparti non siano sorde e procedano.

Anche in queste terre noi abbiamo necessità di dare valore al lavoro. Tante lavoratrici e lavoratori sono impegnati nei settori del terziario e del turismo, il quale rappresenta il 13% del Pil nazionale, cifra destinata a salire se consideriamo poi l’indotto. Serve pertanto anche investire sul turismo e Investire sul turismo e sulla promozione delle attività turistiche; il Paese ha le potenzialità per un turismo che può essere diversificato, da quello culturale al turismo religioso al wellness, al turismo enogastronomico e congressuale, in modo da sopperire ai periodi meno di punta. Questi lavoratori, tutti i lavoratori del terziario, devono avere delle risposte, adeguate e in tempi brevissimi. Troppo tempo è passato, non possiamo più aspettare.»

Anche il segretario generale Cisl Puglia Antonio Castellucci ha parlato di necessità di tempistiche brevi per i lavoratori del comparto, «riguarda migliaia di persone. C’è necessità di rinnovare i contratti scaduti, perché significa recuperare anche il fardello dell’inflazione, diventata insostenibile per le tasche dei lavoratori. Il comparto del terziario ha necessità di grande impegno anche dalla politica pugliese. L’attenzione va posta anche al modus operandi della Regione.

Abbiamo necessità di sedere ai tavoli attraverso un percorso strutturato di vera partecipazione e programmazione – ha continuato Castellucci – Da parte nostra siamo pronti al confronto e auspichiamo che ci sia maggiore possibilità e opportunità nell’affrontare le questioni riguardanti il turismo pugliese che purtroppo, lo vediamo dai dati, si regge principalmente, nel corso del 2023 fino a questo momento, sugli arrivi degli stranieri e meno degli italiani.»

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