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Puglia: Mozione di Paolo Pagliaro (La Puglia Domani) per ridurre a 6 mesi l’invio di sanzioni per mancata disdetta prenotazioni Asl

«È giusto pagare per non aver annullato a tempo debito la prenotazione di visite ed esami medici, perché serve a responsabilizzare gli utenti e ad accorciare le liste d’attesa, ma i tempi di prescrizione delle sanzioni per le mancate disdette – ben 10 anni – sono troppo lunghi»

Nota di Paolo Pagliaro, consigliere regionale, capogruppo La Puglia Domani.

«È giusto pagare per non aver annullato a tempo debito la prenotazione di visite ed esami medici, perché serve a responsabilizzare gli utenti e ad accorciare le liste d’attesa, ma i tempi di prescrizione delle sanzioni per le mancate disdette – ben 10 anni – sono troppo lunghi. Da qui la mia mozione, presentata ieri, che impegna la Giunta regionale a modificare la delibera del 2010, riducendo a sei mesi il tempo massimo di retroattività della penale, e dunque per la notifica delle sanzioni da parte delle Asl. Il problema riguarda in particolare l’azienda sanitaria locale di Lecce, che continua ad inviare avvisi a raffica per la mancata disdetta di prestazioni che risalgono a molti anni addietro. Una pesca a strascico per fare cassa rastrellando il pagamento di ticket arretrati.

C’è poi una incongruenza: nell’allegato A alla DGR n. 2268 del 2010, al punto 6 è specificato che “in caso di annullamento entro i termini, deve essere comunicato al cittadino il numero di disdetta che deve essere conservato dai cittadini per almeno sei mesi, a garanzia del cittadino rispetto ad eventuali ingiustificate rivalse”. Quindi, se il cittadino non è tenuto a conservare il numero di disdetta oltre il tempo di 6 mesi, la richiesta di pagamento della sanzione per mancata disdetta dovrebbe avvenire da parte della Asl entro il termine di 6 mesi, in modo che l’utente possa dimostrare di averla regolarmente effettuata.

Gli avvisi che stanno piovendo sugli utenti dell’Asl Lecce riguardano prenotazioni per visite specialistiche ed esami diagnostici risalenti fino a dieci anni addietro, ed è assai difficile, per non dire impossibile, provare con documentazione l’avvenuta disdetta, anche perché il più delle volte effettuata di persona o per telefono, senza il rilascio di ricevuta. Ecco perché molti utenti, per non rischiare di incorrere in ulteriori addebiti, stanno pagando. Eppure, rispondendo ad una mia interrogazione, il 5 aprile del 2022 l’assessore Palese dichiaro nell’aula del Consiglio regionale che “nessun pagamento sarà dovuto all’Asl Lecce per la mancata disdetta delle prenotazioni di visite specialistiche ed esami diagnostici. Un’iniziativa tardiva, inopportuna e sbagliata, a cui non verrà dato seguito”.

Poiché, però, l’invio delle notifiche continua da parte della Asl Lecce, è necessario che si modifichino le regole stabilite dalla Regione, fissando un tempo massimo di sei mesi dalla mancata disdetta per la notifica delle sanzioni. Nella mia mozione chiedo inoltre che siano annullati tutti gli avvisi già recapitati, relativi a date antecedenti ai sei mesi dalla mancata dìsdetta. Inoltre, siccome non c’è adeguata informazione agli utenti sulla obbligatorietà della disdetta entro 48 ore lavorative, né sulle modalità per effettuarla e ottenerne ricevuta, la mia mozione prevedere campagne di informazione e sensibilizzazione ai cittadini, in modo che tutti sappiano a cosa vanno incontro se non annullano le prenotazioni che non possono rispettare».

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