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Bisceglie: Evento contro la “Violenza nei confronti degli operatori sanitari”

Al fine di stimare il reale fenomeno, si è appena conclusa una rapida indagine esplorativa sulla violenza nei confronti degli operatori sanitari afferenti al Sistema Sanitario Regionale pugliese

Oggi, venerdì 26 gennaio, presso Villa Torre Rossa a Bisceglie, si terrà un importante convegno regionale su un tema attuale e molto sentito dal titolo “La prevenzione e la protezione dagli atti di violenza nei confronti degli operatori sanitari: aspetti metodologici e operativi multidisciplinari a confronto tra diritto e medicina”.

Il seminario, il cui responsabile scientifico è il dott. Danny Sivo – dirigente responsabile UOSVD Sicurezza e sorveglianza sanitaria Asl Bt e coordinatore regionale Gestione Integrata Sicurezza sul lavoro – si aprirà alle ore 9:00 con i saluti istituzionali del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, della DG Asl Bt Tiziana Dimatteo, del presidente dell’Ordine dei Medici BAT Benedetto Delvecchio.

A seguire interverranno, tra gli altri, il procuratore della Repubblica di Trani Renato Nitti, il presidente della sezione Lavoro del Tribunale di Trani Angela Arbore, il direttore del Dipartimento della salute della Regione Puglia Vito Montanaro, il DG del Policlinico di Foggia Giuseppe Pasqualone, il presidente nazionale dell’Ordine dei Medici Filippo Anelli, il DS Asl Bt Alessandro Scelzi e il dirigente del Servizio regionale di promozione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro Nehudolf Albano.

Al fine di stimare il reale fenomeno, si è appena conclusa una rapida indagine esplorativa sulla violenza nei confronti degli operatori sanitari afferenti al Sistema Sanitario Regionale pugliese.

I risultati, che saranno analizzati durante la giornata, attestano che circa il 42% degli operatori ha riferito di aver subito una forma di violenza sul luogo di lavoro, in accordo con i dati nazionali ed internazionali disponibili in letteratura. Oltre il 90% degli episodi di violenza hanno avuto luogo all’interno delle strutture ospedaliere e il rischio di aggressione è risultato superiore in occasione del turno notturno.

Di particolare Interesse i dati sulle cosiddette Unità Operative “difficili” (Case circondariali, REMS), spesso oggetto di casi di cronaca. I risultati completi dello studio e le proposte operative saranno esposti domani per porre l’attenzione anche sull’inquadramento giurisprudenziale e penale del fenomeno.

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