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Bari: Michele Laforgia rivela «Pisicchio mi disse del messaggio di Emiliano, sorpreso sia per il mezzo sia per il contenuto»

«Lo hanno scritto i giornali e quindi ve lo posso dire, altrimenti non ne potremmo parlare. Alfonso Pisicchio è venuto nel mio studio qualche ora prima di essere arrestato e ha detto di aver ricevuto l’sms da Emiliano» ha detto Laforgia

«Lo hanno scritto i giornali e quindi ve lo posso dire, altrimenti non ne potremmo parlare. Alfonso Pisicchio è venuto nel mio studio qualche ora prima di essere arrestato e ha detto di aver ricevuto l’sms da Emiliano»: sono queste le parole con cui il candidato sindaco di Bari, Michele Laforgia, ha commentato il messaggio che il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, avrebbe inviato all’ex commissario dell’agenzia regionale Arti, Pisicchio, in cui gli avrebbe comunicato l’esistenza di un’indagine della magistratura nei suoi confronti.

A Laforgia, durante la trasmissione di Radio Rai 1 “Un giorno da pecora”, è stato chiesto se l’indagato avesse ricevuto il messaggio mentre si trovava nel suo studio. «No – ha risposto il penalista barese – Alfonso Pisicchio è venuto nel pomeriggio di quel giorno, qualche ora prima di essere arrestato.» Ricordiamo che Laforgia era l’avvocato di Alfonso Pisicchio, l’ex assessore regionale ed ex commissario Arti arrestato il 10 aprile scorso nell’ambito di una inchiesta della Procura di Bari.

«Chi fa il mio lavoro purtroppo ne vive tante di queste cose – ha commentato Laforgia – C’è chi pensa che tutto questo accada perché sono io che lo faccia capitare io, oppure che io sappia tutto ciò che succede, tutto ciò è improbabile

«Sono rimasto abbastanza sorpreso – ha aggiunto Laforgia – sia per il mezzo sia per il contenuto»: durante l’interrogatorio di garanzia, Pisicchio avrebbe mostrato al gip gli screenshot del messaggio su whatsapp in cui lo avvertiva che l’indagine che lo riguardava aveva ricevuto un’accelerata e lo invitava quindi a dimettersi dall’Arti, come effettivamente avvenne qualche ora prima dell’arresto.

Laforgia ha poi risposto a una domanda sulle Europee, circa la possibilità che i leader di partito si candidino per un ruolo che poi non ricopriranno, come potrebbe avvenire per Elly Schlein (segretaria del Pd): «Il male dei nostri tempi è la personalizzazione della politica. Trovo inopportuno che i partiti siano correlati ad un nome, quando iniziano ad identificarsi col nome del leader abdicano al loro ruolo storico. Peggio se poi quella persona chiede dei voti per un ruolo che non andrà a fare».

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