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Bari: Paolo Pate rinviato a giudizio, il presidente di Amiu si dimette

Al fine di non mettere in qualsivoglia forma di imbarazzo le amministrazioni comunali di Bari e Foggia ho ritenuto opportuno rimettere il mio mandato nelle mani del sindaco

Paolo Pate ha rassegnato oggi le dimissioni da presidente di Amiu Puglia. All’indomani dell’udienza preliminare del processo in cui è imputato con l’accusa di false comunicazioni sociali per prestazioni professionali risalenti al 2018 e del rinvio a giudizio disposto dal Gup, ha preferito rimettere il suo mandato nelle mani del sindaco di Bari Antonio Decaro.

Il rinvio a giudizio riguarda una vicenda risalente a sei anni fa su presunti raggiri societari e passaggi di quote con firme false, quando Pate era il commercialista e consulente di due società dei fratelli Marco e Alceste Cavallari, figli del defunto «ex re» delle cliniche private pugliesi Francesco “Cicci” Cavallari.

Una storia, quindi, che non ha nulla a che vedere con il suo ruolo nell’amministrazione ma «tenendo conto del clima politico sorto nelle ultime settimane – spiega Pate – pur tale procedimento non riguardando in alcun modo la mia attuale attività prestata come Presidente di Amiu Puglia spa e nonostante il reato contestatomi non sia contenuto nell’elenco della Carta di Pisa, che avrebbe dovuto impegnarmi a rassegnare le mie dimissioni in caso di rinvio a giudizio, al fine di non mettere in qualsivoglia forma di imbarazzo le amministrazioni comunali di Bari e Foggia ho ritenuto opportuno rimettere il mio mandato nelle mani del sindaco.»

Per Pate la Procura aveva chiesto il proscioglimento ma il gup ha ritenuto di rinviare alla fase processuale la valutazione nel merito sulle presunte responsabilità. «La circostanza – dichiara Pate – mi coglie sereno, in quanto in tale sede, avrò certamente e finalmente modo di dimostrare la mia estraneità alle condotte di cui al capo di imputazione».

Le parole del consigliere regionale e presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Michele Picaro: «Anche oggi è andata in scena l’ennesimo capitolo di un centrosinistra che governa la città di Bari e la Regione Puglia che, ormai, ha conquistato gli onori della cronaca per arresti, indagini e scandali di varia natura».

«Le dimissioni del presidente di AMIU Puglia, Paolo Pate, da lui stesso motivate con l’intenzione di non mettere «in imbarazzo le amministrazioni di Bari e Foggia», dopo la richiesta di rinvio a giudizio, mettono sotto i riflettori un’altra società partecipata dal Comune di Bari, come se non bastasse quanto è avvenuto e sta avvenendo con AMTAB. Proprio Pate, pochi giorni fa, aveva annunciato la partecipazione della lista POPOLARI PER BARI – da lui organizzata – alle prossime elezioni amministrative, a sostegno del candidato sindaco Vito Leccese, fedelissimo di Antonio Decaro».

«Per questo appare davvero un paradosso che i due candidati dei partiti che formano l’attuale maggioranza di governo a Bari e in Puglia, questa mattina si siano detti preoccupati per fantomatici pericoli rappresentati dalla coalizione di centrodestra. Come dire che con tutto quello che sta succedendo nel centrosinistra il pericolo sarebbe il centrodestra??? Come direbbe Totò “Ma mi faccia il piacere”».

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