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Bari: Canfora rinviato a giudizio per diffamazione verso la Meloni

La Procura di Bari ha confermato dunque la richiesta di rinvio a giudizio. Il procuratore aggiunto Giuseppe Maralfa ed il sostituto Giuseppe Dentamaro, hanno insistito per dibattere la questione legale in un processo

Rinviato a giudizio il filologo Luciano Canfora, protagonista di un’udienza predibattimentale dopo la querela della premier Giorgia Meloni, che si è sentita diffamata da alcune frasi pronunciate dallo storico nel corso di un incontro, tenutosi nell’aprile 2022 nel liceo Fermi di Bari.

La premier è stata appellata durante un intervento in un convegno incentrato sul conflitto russo-ucraino, “neonazista nell’anima”, “una poveretta”, “una mentecatta pericolosissima”.

La Procura di Bari ha confermato dunque la richiesta di rinvio a giudizio. Il procuratore aggiunto Giuseppe Maralfa ed il sostituto Giuseppe Dentamaro, hanno insistito per dibattere la questione legale in un processo. La richiesta dei pm è giunta dopo che la stessa Procura aveva citato in giudizio il professore emerito dell’Università di Bari.

L’avvocato di Canfora, Michele Laforgia, ha invece chiesto il proscioglimento dell’imputato “perché il fatto non sussiste, o perché non costituisce reato, o perché comunque non punibile per esercizio del diritto di critica politica”.

La presidente del Consiglio si è costituita parte civile, ma non ha finora formulato la richiesta di risarcimento del danno. All’esterno del palazzo di giustizia di via Dioguardi, una ventina di manifestanti con bandiere (tra cui quella dell’Anpi) ha accolto l’arrivo in tribunale di Canfora con un applauso.

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