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A Foggia un viaggio nella campagna olivicolo-olearia della Capitanata

A che punto è la campagna olivicolo-olearia in provincia di Foggia e quali sono i risultati qualitativi e quantitativi previsti? A queste e ad altre domande, dal 16 al 19 novembre 2023, risponderanno alcune delle aziende olearie più importanti della Capitanata

A che punto è la campagna olivicolo-olearia in provincia di Foggia e quali sono i risultati qualitativi e quantitativi previsti? A queste e ad altre domande, dal 16 al 19 novembre 2023, risponderanno alcune delle aziende olearie più importanti della Capitanata.

Lo faranno ospitando buyer, giornalisti e influencer per il secondo educational tour – dopo quello andato in scena a ottobre – previsto nell’ambito di “Un Giro d’Olio”, il tour organizzato da Apo Foggia (Associazione Provinciale degli Olivicoltori di Foggia). Un vero e proprio viaggio alla scoperta delle cultivar di olive coltivate con metodo di produzione biologico.

Il progetto è stato finanziato nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022, Misura 3 – Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari, sottomisura 3.2 “Sostegno alle attività di informazione e promozione svolte da associazioni di produttori nel mercato interno”.

«Gli ospiti– annuncia Guido Cusmai, presidente di Apo Foggia-avranno modo di osservare dall’interno la fase forse più importante della campagna olivicolo-olearia. Quest’anno i risultati attesi sono abbastanza positivi sia per la qualità che la quantità dell’olio extravergine d’oliva che prenderà vita dalla molitura delle nostre olive migliori e più diffuse: ogliarola garganica, coratina e peranzana.»

Sotto i riflettori, inoltre, il lavoro e il ruolo dell’Associazione Provinciale degli Olivicoltori di Foggia, punto di riferimento per oltre 2mila associati nei 61 comuni della Daunia, con una concentrazione di rilievo soprattutto nell’Alto e nel Basso Tavoliere e sul Gargano.

«Siamo presenti su tutto il territorio della Daunia– spiega Cusmai– e stiamo crescendo. Apo è una realtà che agisce in un contesto molto ampio. Il nostro lavoro comincia dall’assistenza alle aziende olivicole a iniziare dal campo, con la messa a disposizione dei nostri associati non solo di una consulenza agronomica completa, ma anche di strumenti e macchinari per la raccolta e la trasformazione. L’obiettivo è quello di aumentare la redditività del settore, incrementando il valore aggiunto destinato ai produttori, favorendo l’innovazione delle imprese e l’internazionalizzazione dei loro mercati di riferimento. Lavoriamo moltissimo sulla qualità, perché questo è un parametro di partenza su cui si può costruire il benessere di ogni tipologia d’azienda, anche quelle di piccole o medie dimensioni.»

«In una provincia così vasta come la nostra, le situazioni delle diverse realtà olivicolo-olearie sono estremamente diversificate, ma la tendenza che stiamo cercando di confermare e di consolidare, in questi anni, è quella di un rinnovamento tecnologico e un ricambio generazione importante all’interno delle aziende. I problemi ci sono, non è tutto rosa e fiori, ma allo stesso tempo i giovani, e in misura sempre crescente le donne, stanno implementando nelle aziende un innalzamento di moderne competenze e un più alto tasso di innovazione. Vanno sostenuti, incoraggiati e accompagnati in un percorso che significa crescita per tutto il settore», conclude Guido Cusmai.

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