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Operaio pugliese trovato morto a Piacenza, confessa il collega 21enne

Il movente resta ancora in dubbio, anche se probabilmente sarebbe da ricercare in una violenta lite scaturita all’improvviso tra i due coinquilini, forse per ruggini personali pregresse

di ROSSELLA TANGORRA – Avrebbe confessato il 21enne finito in carcere per l’omicidio di Paolo Troccola, il 57enne pugliese trovato morto in un’abitazione a Niviano, in provincia di Piacenza.

L’operaio pare sia morto a causa di una profonda lesione alla carotide: è stato trovato dai sanitari del 118 riverso sul pavimento dell’abitazione che condivideva da tempo con altri colleghi, che insieme formavano una squadra tecnica di intervento e di manutenzione delle strade della zona. Per lui non c’era più nulla da fare, era morto dissanguato, ma sul corpo vi erano anche altri tagli e forse segni di trauma.

Il suo cadavere è stato scoperto poco prima delle 22.00, steso di fianco a una vecchia porta a vetri che era in frantumi, e alcune schegge di vetro pare fossero penetrate nelle ferite che aveva sul corpo.

Il giovane collega dell’operaio era finito subito tra i principali sospettati dei carabinieri che lo avevano interrogato a lungo: lo stesso 21enne ha fatto intervenire il 118, raccontando di aver trovato il collega morto a terra al suo rientro.

Il movente resta ancora in dubbio, anche se probabilmente sarebbe da ricercare in una violenta lite scaturita all’improvviso tra i due coinquilini, forse per ruggini personali pregresse. L’autopsia sarà eseguita nelle prossime ore, così come anche l’interrogatorio di convalida del 21enne.

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