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In punta di penna – Che anno scolastico si prevede nel brindisino? Intervista al Presidente ANP Brindisi

Che anno scolastico sarà, quello che alunni, personale scolastico e amministrativo si apprestano a vivere? Lo spiega Giovanni Semeraro, Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi di Brindisi

di ALESSANDRO NARDELLI – Ricominciano le scuole in Puglia e, come ogni anno, ecco i soliti dubbi e criticità da affrontare. Il calendario dell’anno scolastico 2022-2023 in Puglia, che è stato approvato dalla giunta regionale, prevede che le lezioni cominceranno il prossimo 14 settembre e termineranno il 10 giugno del 2023, sulla scia delle decisioni prese per il calendario del 2021-2022. Le scuole dell’infanzia, termineranno invece le lezioni il 30 giugno del prossimo anno.

Ma che anno scolastico sarà, quello che alunni, personale scolastico e amministrativo del brindisino, si apprestano a vivere? Lo spiega Giovanni Semeraro, Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi di Brindisi

Come sarà questo nuovo anno scolastico e cosa auspichiamo per la scuola del 2022/23?

Dopo due anni così travagliati, mi auguro che si possa ripartire in maniera ottimale, con le attività in presenza, all’interno delle classi e che si riprenda il percorso formativo normale, ma anche quello nelle strutture formative importanti per i giovani. Il tutto, rapportato a quelle che sono le richieste del presente ma soprattutto del futuro, fornendo ai ragazzi, la formazione migliore possibile.

Come sarà affrontato il post pandemia?

Ci sono state già delle indicazioni per affrontare il post pandemia, sicuramente si riparte senza più tutte quelle privazioni che impedivano di lavorare con la massima tranquillità. Bisogna comunque mantenere delle accortezze, in maniera tale da scongiurare l’eventuale diffusione del virus. All’interno delle scuole non ci sono, comunque cambiamenti sostanziali, rispetto allo scorso anno, in quanto si continua ad avere sempre degli ambienti scolastici non idonei e, a questo, va aggiunto, soprattutto alle scuole superiori, il problema legato ai trasporti. Si necessita, assolutamente, di un sistema di mobilità, più confacente alle esigenze dei ragazzi.

Scuole e rincari, avete avuto delle indicazioni sulla questione riscaldamenti?

In alcune scuole, ci sono delle situazioni paradossali, con temperature superiori a quelle previste, con ambienti super riscaldati e le finestre aperte e questo va a scapito di quelle che sono le giuste precazioni da prendere. In provincia si sta discutendo sulla gestione dei tempi di riscaldamento, anche se ritengo necessario prestare attenzione all’aspetto economico, garantendo, comunque, un ambiente idoneo agli studenti e a tutto il sistema formativo.

Scuole e personale, allo stato delle cose quale la situazione?

Siamo davanti ad una situazione piuttosto drammatica. I dirigenti si ritrovano ad affrontare un nuovo anno con una carenza di personale notevolissima. Paradossalmente, con il PNRR, stanno arrivando alle scuole importanti risorse economiche mai viste finora, però, mancano le risorse umane, sia dal punto di vista amministrativo che come insegnanti, anche come sostegno. Se non si pone attenzione a quelle che sono le risorse umane, questa situazione, va a scapito di quello che è il diritto allo studio dei nostri ragazzi.

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