L’errore adesso è criticare Iachini. Il neo tecnico biancorosso, incappato nella prima sconfitta della sua gestione, non ha e non poteva avere la bacchetta magica
di CHRISTIAN MONTANARO – Bari, nessuna critica a Iachini per favore. L’errore adesso è criticare Iachini. Il neo tecnico biancorosso, incappato nella prima sconfitta della sua gestione, non ha e non poteva avere la bacchetta magica.
Certo, la squadra ha disputato una gara incolore ma in linea con quelli che sinora sono stati i limiti tecnici e caratteriali di una squadra che della personalità non può fare di sicuro il suo migliore biglietto da visita.
È evidente che per risalire la china bisognerà fare senz’altro molto meglio, ma non appare giusto addossare già le colpe al nuovo tecnico, di sicuro incolpevole di fronte all’ accaduto che, peraltro, ne siamo certo, avrà strigliato a dovere i suoi negli spogliatoi.
I giocatori che scendono in campo hanno delle precise responsabilità e non crederemo mai ad un allenatore contento di una squadra incapace di tirare nello specchio della porta.
I moduli a questo punto contano sino ad un certo punto. Contano le energie fisiche e mentali e la capacità di adattarsi al contesto di riferimento.
La sensazione che permane è che molti elementi non si rendano ancora conto della responsabilità positiva di indossare la prestigiosa casacca del Bari e non buttino il cuore oltre l’ostacolo, forse anche paralizzati dalla situazione di impotenza che spesso pervade chi vorrebbe fare di più e non ci riesce.
Cosa dirà il futuro? Se conosciamo bene Beppe Iachini, dato il suo curriculum, dovremmo vedere subito una bella reazione.
Del resto non dimentichiamo che con lui sono arrivati sei punti in due gare.
Se però questo basterà non è dato saperlo. La classifica è sempre quella che è e le altre squadre intanto si danno da fare.
L’unica cosa di cui siamo certi è che l’allenatore è l’unico innocente in questa situazione.
