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Taranto: Abruzzese è l’unico italiano in concorso a Berlino con il film “Disco boy”

Prodotto dalla Dugong Films, sarà distribuito da Lucky Red; è stato girato fra Europa e Africa con cast internazionale e ha la colonna sonora firmata da Vitalic, stella della musica elettronica e racconta l’incrocio dei destini di due uomini

L’unico film diretto da un regista italiano in concorso al Festival internazionale del cinema di Berlino è pugliese: “Disco boy” di Giacomo Abruzzese, regista classe 1983 originario di Taranto. È stato proprio l’esordiente a dare l’annuncio sui social, entusiasta: «Penso di aver sognato tutta la mia vita un momento come questo – scrive – Condividere con il mondo un film e presentarlo in anteprima a uno dei tre più importanti festival cinematografici al mondo».

Arriva “Disco boy”, quindi, che segna l’esordio nel lungometraggio di Abruzzese ed è una coproduzione Francia/Italia/Belgio/Polonia. Prodotto dall’italiana Dugong Films, sarà distribuito da Lucky Red e ha come attore protagonista Franz Rogowski (“Undine”, “Freaks out”); è stato girato fra Europa e Africa con cast internazionale e ha la colonna sonora firmata da Vitalic, stella della musica elettronica.

«Essere l’unico regista italiano nella competizione principale della Berlinale, fra i maestri, per il mio primo film è semplicemente incredibile – continua Abruzzese nel suo annuncio – È come se la squadra di calcio di Taranto giochi la sua prima partita in serie A e vada direttamente alla Champions League».

“Disco boy” racconta la storia di Aleksei, che dopo un difficile viaggio attraverso l’Europa raggiunge la Francia e Parigi, e si arruola nella Legione straniera. È alla ricerca di una nuova vita e del passaporto che gli è stato promesso, mentre da un’altra parte del mondo, sul delta del fiume Niger, Jomo combatte le multinazionali petrolifere che minacciano il suo villaggio, e arriva a rapire dei cittadini francesi. I destini dei due si incrociano inevitabilmente, e il loro incontro avrà dei risvolti inattesi.

Dal canto suo Abruzzese è già abituato alla ribalta internazionale, dato che i suoi cortometraggi sono stati selezionati e premiati in numerosi festival, da Clermont-Ferrand a Palm Springs, e i suoi lavori sono trasmessi dalle televisioni di diversi Paesi.

Era stato già candidato al prestigioso premio César con il cortometraggio-documentario “America” e ora, con il suo primo lungometraggio, arriva in concorso al Festival di Berlino. C’è pure un altro nome italiano che si presenterà lì, ma non nella competizione principale: Stefano Savona presenterà nella sezione “Encounters” il documentario “Le mura di Bergamo”.

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