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Da Bruxelles, l’onorevole Gemma sulle politiche di coesione «Devono tradursi in maggiori opportunità per migliorare le condizioni dei territori»

L’eurodeputata Gemma insiste sulle competenze da affinare e investire nel mercato europeo, consapevole delle nuove esigenze dettate dalla società dell’informazione

«Le politiche di coesione, la più grande risorsa per il futuro e il presente degli stati membri». Fa eco alla commissaria Elisa Ferreira l’onorevole Chiara Gemma, membro della Commissione per l’occupazione e gli affari sociali del Parlamento europeo, che ha seguito il nono Forum sulla Coesione e ha rilanciato sull’aspirazione di questo strumento, perché «possa assicurare maggiore equità alle regioni del Sud d’Europa e d’Italia».

Lo dice con fermezza e sottolineando per equità «il soddisfacimento dei requisiti di opportunità che migliorano le condizioni dei territori sia dal punto di vista economico, ma anche sociale». Ed è proprio sui temi della giustizia e dell’equità sociale che lei sente di dover indirizzare i giovani del Sud. «A livello europeo ci riterremo soddisfatti del lavoro svolto solo quando saremo in grado di garantire ai nostri ragazzi maggiori occasioni di confronto e occupazionali. Come la commissaria Ferreira ha ribadito più volte, per contrastare la fuga dei cervelli al Sud, bisogna lavorare congiuntamente con le città e con le regioni. I progetti permettono alla speranza di trasformarsi in azione».

L’eurodeputata Gemma insiste sulle competenze da affinare e investire nel mercato europeo, consapevole delle nuove esigenze dettate dalla società dell’informazione. E qui uno dei nodi delle politiche di coesione che non significano solo «sviluppo, ma anche e soprattutto capitale umano, senza il quale non si scrivono e realizzano i progetti, per menzionare un esempio».

«Eppure – ribadisce l’onorevole Gemma – il report sulla Coesione evidenzia un alto rischio di decrescita nel Sud d’Italia che risulta così sguarnita delle competenze e delle capacità idonee a smuovere il capitale a livello locale».

L’invito che Chiara Gemma rivolge ai ragazzi del Sud è strettamente collegato alla formazione. «Per garantire giustizia sociale e prevenire e ridurre disparità dobbiamo prepararci ad affrontare le sfide del futuro. Come? Studiando. Sembrerà un paradigma superato con l’avanzare della tecnologia, ma è un modello imperituro. Nella newsletter che pubblico mensilmente segnalo opportunità professionali, di formazione, educative, ma anche del mondo del volontariato, perché ragazzi, solo chi non fa non sbaglia».

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