spot_img

Foggia, bruciano venti baracche a Borgo Mezzanone

Nessuna persona fortunatamente è rimasta ferita

di MATTIA URSO – All’alba di stamattina, un incendio ha carbonizzato 20 baracche nel ghetto di Borgo Mezzanone, in provincia di Foggia. Nessuna persona fortunatamente è rimasta ferita. I vigili del fuoco intervenuti immediatamente, hanno messo in sicurezza e bonificato l’area.

Non è la prima volta che si verificano incendi nei “ghetti” della provincia di Foggia. Da ricordare quelli di Rignano Garganico, San Severo, Stornara e Borgo Mezzanone.

Nella provincia dauna, dove sono molto richiesti i lavoratori agricoli stagionali, in particolare migranti, esistono diversi ghetti e quello di Rignano è il ghetto storico. Diversi migranti si rifiutano di lasciare le baraccopoli, nonostante le abitazioni siano molto precarie.

La Cgil è intervenuta a proposito con una dichiarazione: «L’ennesimo incendio di baracche nell’insediamento informale sull’ex pista di Borgo Mezzanone, che fortunatamente non ha provocato vittime come accaduto in episodi anche recenti, dimostra la necessità di accelerare le azioni propedeutiche al suo superamento grazie alle risorse individuate all’interno del Pnrr». Lo affermano i Segretari Generali di Cgil Puglia, Pino Gesmundo, e Flai Cgil Puglia, Antonio Gagliardi, commentando l’evento di natura accidentale che ha distrutto oltre venti baracche e che avrebbe potuto causare l’ennesima tragedia.

«Riaffermiamo così come abbiamo fatto meno di un mese fa nel corso della conferenza stampa tenuta proprio sull’ex pista, che oggi ci sono le risorse – oltre 50 milioni nel caso di Borgo Mezzanone – per chiudere definitivamente un ghetto che non ha nulla di sicuro e di salubre, garantendo degna accoglienza alle migliaia di lavoratori che contribuiscono alla ricchezza in primis del settore agricolo pugliese. Vale per l’area che ricade nel Comune di Manfredonia come per Torre Antonacci nell’agro di San Severo o gli insediamenti di Cerignola, di Turi, di Brindisi o Bisceglie. Non si tratta di rendere questi luoghi più belli ma di cancellarli dalle mappe».

«Mezzanone – affermano – è il target cui sono state destinate la metà delle risorse complessive indirizzate dal Ministero del Lavoro per il superamento di questi insediamenti, coordinando le misure già previste dalla Regione Puglia anche sul versante dell’intermediazione pubblica di manodopera per favorire l’incontro tra domande e offerta, e rendere legale il trasporto dei lavoratori».

«Chiediamo pertanto alla Regione Puglia di convocare con urgenza un incontro per avviare un percorso di confronto con tutti i soggetti interessati rispetto alle iniziative e alle progettualità da mettere in campo, nell’ottica di una vera integrazione nel tessuto sociale dei nostri territori di migliaia di uomini e donne costretti a condizioni di vita non sostenibili».

- Advertisement -spot_img

Ultime Notizie

NOTIZIE CORRELATE