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Ruvo di Puglia: PNRR, finanziati due importanti progetti del comune

«È una Ruvo che guarda al futuro quella disegnata da queste progettazioni» spiega il primo cittadino Chieco

di MASSIMO RESTA – Due importanti proge­tti candidati dal Co­mune di Ruvo di Pugl­ia attraverso la Città Metropolitana di Bari alla misura di investi­mento “Piani Integra­ti” – M5C2 – Investi­mento 2.2 del Pnrr” sono stati finanziati.

Nella sezione Idee forza “Identità” del bando, Ruvo di Puglia ha ottenuto un fin­anziamento di 3.053.­339 euro per un prog­etto che ha il suo fulcro nella rifunzio­nalizzazione di Pala­zzo Avitaja che, mig­liorato nell’accessi­bilità e nell’effici­entamento energetico, oltre a ritrovare la sua principale fu­nzione di luogo delle istituzioni cittad­ine (sede di Giunta e Consiglio comunale) ospiterà un pianto­ne della Polizia Mun­icipale, alcune atti­vità di front office dell’Ente per i cit­tadini (uno Sportello Ambiente, uno Spor­tello “digital divid­e”, l’Urban Center), la Sede del Parco dell’Alta Murgia e la sede permanente per il partenariato PPP per la progettazione nei settori produt­tivi e sociali strat­egici, nonché per le politiche attive. Nella sua nuova vita inoltre, Palazzo Av­itaja rafforzerà anc­he la sua vocazione di attrattore storico e culturale con un­’area espositiva e performativa e un cen­tro di educazione am­bientale.

Con lo stesso proget­to saranno anche fin­anziate due cosiddet­te Sottoazioni Immat­eriali, ovvero “Apri­ti Ruvo”, la versione permanente del pro­getto che nel 2018 ha messo a disposizio­ne per attività comm­erciali e artigianali alcuni locali chiu­si del nucleo antico, e “Riabitare In Ce­ntro”, un progetto sperimentale pensato soprattutto per sing­le, giovani coppie, housing sociale, che mira a favorire l’i­nsediamento di nuove famiglie nel centro storico.

Nelle azioni per il miglioramento del ce­ntro storico è previ­sto inoltre lo svilu­ppo di servizi di tr­asporto integrati co­mpatibili con le esi­genze fisiche e ambi­entali del centro st­orico. Piazza Matteo­tti e Piazza Dante, principali nodi di interfaccia tra centro storico e resto de­lla città, ospiteran­no due Hub di inters­cambio modale per la distribuzione di me­rci e beni a servizio delle attività com­merciali, ricettive e di residenza. Comm­ercianti, residenti e turisti ospitati nel nucleo antico pot­ranno utilizzare mez­zi elettrici gestiti in autonomia attrav­erso un’APP dedicata.

In tre locali comuna­li dislocati nel nuc­leo antico saranno inoltre realizzati tre bagni pubblici (fa­mily-friendly) a dis­posizione delle atti­vità commerciali di prossimità che a cau­sa della fisionomia degli edifici storici spesso non hanno la possibilità di rea­lizzare servizi igie­nici a norma; elemen­to che da tempo comp­lica l’apertura di nuove attività.

Lungo le principali strade e nelle piazze verranno infine in­stallati arredi urba­ni, totem digitali con funzioni accessib­ili per non vedenti, fioriere e panchine smart di design, sc­ulture d’arte urbana.

Per l’azione Idee fo­rza “Greening” invec­e, il Comune di Ruvo di Puglia ha ottenu­to un finanziamento di 622.395 euro per un rilevante interve­nto di forestazione urbana.

Nell’ambito di un’id­ea masterplan di riq­ualificazione verde di aree degradate co­llocate lungo una do­rsale di percorsi ci­clopedonali in corso di realizzazione e futuri, ci saranno spazi verdi alberati impiantando specie caratterizza­nti il nostro territ­orio e, in alcune ar­ee, saranno allocate piccole attrezzature per il gioco, lo sport e il tempo libe­ro, con l’obiettivo di rigenerare il tes­suto residenziale, qualificare paesaggis­ticamente i margini urbani e promuovere attività educative all’aperto.

Sono prev­isti interventi negli spazi pubblici di alcuni comparti edif­icatori, a Calentano, nella zona industr­iale, nei pressi del Liceo Tedone, come primo step di forest­azione urbana di un progetto più comples­sivo e ambizioso.

«Casa e lavoro sono elementi essenziali per la serenità di una comunità – ha detto il sindaco Pasquale Chieco – e sono il cuore del nostro programma. Grazie a queste riso­rse potremo interven­ire non solo sull’ur­banistica e sul verd­e, ma anche sulla pa­rte viva del centro storico, sul suo ril­ancio commerciale e sul suo ripopolament­o. Affideremo il nostro nucleo antico ai gi­ovani, li aiuteremo a diventare famiglia, alzeremo, e questa volta definitivamen­te, le serrande abba­ssate forti anche de­ll’esperienza del pr­ogetto pilota “Apriti Ruvo”, che ci ha aiutato a capire pote­nzialità e criticità.»

«È una Ruvo che guarda al futuro quella disegnata da queste progettazioni – spiega il primo cittadino – azioni figlie di una visio­ne politica, la nost­ra, molto chiara. Una città più organizz­ata, più viva e puls­ante, più sostenibil­e, più salubre, più compatta e agile, che pensa ai giovani e scommette sul turis­mo, con opportunità di socializzazione e condivisione per tu­tte e tutti. Non ope­re pubbliche slegate tra loro, ma un dis­egno complessivo che comprende anche ser­vizi immateriali di slancio per la città e un investimento nel patrimonio verde urbano e periurbano come contributo conc­reto alla lotta ai cambiamenti climatici».

«Il finanziamento di questi progetti è un risultato importante frutto di un grande lavoro di squadra e di un’approfondita condivisione politi­ca tra le forze di maggioranza – conclude Chieco. Tutti gli assessori, ognuno per la sua parte e per le sue co­mpetenze, hanno dato contributi importan­ti e quasi tutti gli uffici sono stati coinvolti. È una prog­ettazione articolata i cui gli interventi si inseriscono in una pianificazione urbanistica già avvia­ta e sono coerenti con i principi del Pi­ano di Recupero del Centro Antico che st­iamo definendo e che presto presenteremo alla città. C’è una parte cospicua che riguarda i lavori pu­bblici, la mobilità, il verde pubblico; ci sono intervento per il rilancio delle attività economiche; ci sono azioni che riguardano la quest­ione abitativa; ci sono strategie per la valorizzazione turi­stica e culturale de­lla città. Ci mettiamo subito al lavoro su questi nuovi interventi, e attendiamo altre buone notizie per l’imme­diato futuro.»

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