L’obiettivo principale del sopralluogo era quello di monitorare l’andamento dei lavori e affrontare eventuali questioni tecniche al fine di agevolare il progresso del progetto nelle prossime settimane
Nella mattinata di ieri, si è tenuto un importante sopralluogo presso il cantiere del futuro Centro Risvegli di Ceglie Messapica, situato nelle vicinanze del Presidio di riabilitazione San Raffaele.
All’incontro, volto a fare il punto sull’avanzamento dei lavori, erano presenti illustri personalità del settore, tra cui il Direttore Generale della Asl di Brindisi, Maurizio De Nuccio, e la direttrice amministrativa dell’Asl di Brindisi, Loredana Carulli. Inoltre, erano presenti il Sindaco di Ceglie Messapica, Angelo Palmisano, il Consigliere comunale con delega alla sanità, Cataldo Rodio, l’Ing. Sergio Maria Rini, Direttore Area Gestione Tecnica, il Consigliere per la sanità della Regione Puglia, Tommaso Gioia, e il Direttore Generale del San Raffaele, Daniele Cipriani.
L’obiettivo principale del sopralluogo era quello di monitorare l’andamento dei lavori e affrontare eventuali questioni tecniche al fine di agevolare il progresso del progetto nelle prossime settimane. Il Centro Risvegli di Ceglie Messapica rappresenterà un importante presidio sanitario per la regione Puglia, unico nel suo genere e uno dei pochissimi presenti nel sud Italia.
Tommaso Gioia, Consigliere per la Sanità della Regione Puglia, ha espresso grande soddisfazione per l’impegno profuso negli anni per la realizzazione di questa struttura, che rappresenterà un valore aggiunto per la comunità di Ceglie Messapica e per l’intera regione. Gioia ha dichiarato: «Il Centro Risvegli di Ceglie Messapica è un progetto di grande importanza per la sanità regionale. Questo dimostra che l’impegno e la costanza possa far sì che si raggiungano risultati importanti, questa struttura sarà una realtà concreta, soprattutto grazie alla Regione Puglia. Sarà un punto di riferimento offrirà servizi all’avanguardia deputata al risveglio ed al recupero delle abilità cognitive, psicofisiche e relazionali di pazienti, offrendo servizi all’avanguardia e un supporto fondamentale per la comunità.»
