spot_img

Scuola, nuovo anno soliti problemi: manca il personale ATA

Per i sindacati «si deve intervenire, mediante una specifica autorizzazione ministeriale, con un numero consistente di posti in deroga, in aggiunta a quelli già assegnati»: servono assunzioni

Scuola, con il nuovo anno, si ripresentano i soliti problemi, quelli della mancanza di personale ATA. La carenza di personale riguarda tutto il comparto ATA della scuola. Mancano bidelli, personale di segreteria e in molte scuole si è creata una situazione di vera emergenza.

Da anni il personale Ata, che garantisce la funzionalità delle scuole, è sottoposto a continui tagli che hanno ridotto fortemente gli organici. Negli ultimi due anni, la situazione sembrava migliorata grazie all’organico Covid che ha permesso di avere più personale a disposizione, che purtroppo non è stato riconfermato.

«Il personale Ata assegnato alle scuole pugliesi risulta assolutamente insufficiente per garantire l’erogazione del servizio scolastico. Così, anche aprire gli istituti, per non parlare della gestione quotidiana degli stessi, tra qualche giorno, sarà pressoché un’impresa» sottolinea il segretario generale della Uil Scuola Puglia, Gianni Verga.

Una denuncia sostenuta anche dai sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda, Unams: «Ai parametri già vecchi di decenni per determinare la pianta organica, infatti, si aggiunge il mancato rinnovo dell’organico aggiuntivo, cosiddetto Covid. Così le scuole passeranno da un organico aggiuntivo di collaboratori scolastici pari a 3.928 unità (3.188 di organico Covid, oltre a 740 di organico in deroga) ai 740. Si passa, così, da una media di 5,6 collaboratori scolastici aggiuntivi per scuola ad una media di 1,3».

Le sollecitazioni che pervengono dalle scuole inducono a denunciare una condizione generale che può diventare ingestibile. A tutto ciò «si aggiunga il sempre crescente numero di alunni in situazione di disabilità e il numero di contagi che non accenna a diminuire. Una situazione allarmante che può essere superata soltanto con uno stanziamento specifico di risorse finanziarie, la cui responsabilità non può ripercuotersi sugli uffici scolastici periferici e sulle scuole».

E queste risorse devono servire anche per le segreterie scolastiche, sommerse di impegni sempre più gravosi e su cui ricadrà l’onere aggiuntivo di contribuire a realizzare le diverse misure del PNRR.

Alla scuola, dunque, non servono solo le risorse per finanziare progetti extracurricolari, ma occorrono risorse per garantire la gestione dell’ordinario.

Per i sindacati «si deve intervenire, mediante una specifica autorizzazione ministeriale, con un numero consistente di posti in deroga, in aggiunta a quelli già assegnati»: servono assunzioni.

Per questi motivi, la Segreteria Regionale di FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e GILDA Unams hanno concordato una mobilitazione congiunta, a partire dalla comunicazione dell’evento, in assenza di risposte concrete nelle prossime ore.

- Advertisement -spot_img

Ultime Notizie

NOTIZIE CORRELATE