Operazione dei Carabinieri di Barletta Andria Trani contro un soggetto legato al traffico di droga e reati patrimoniali: sequestrati immobili, aziende e conti bancari accumulati con capitali illeciti negli ultimi vent’anni
Questa mattina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta Andria Trani hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di circa quattro milioni di euro, emesso dalla III Sezione Penale del Tribunale di Bari – Sezione per la Prevenzione – su richiesta della Procura della Repubblica di Bari. L’operazione ha colpito un pregiudicato originario di Andria, ritenuto responsabile di aver accumulato un ingente patrimonio tramite attività illecite legate al traffico di stupefacenti e reati contro il patrimonio.
Le indagini patrimoniali, condotte dalla Compagnia dei Carabinieri di Andria e dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, hanno permesso di ricostruire un vasto flusso di acquisizioni, costituzioni societarie e operazioni finanziarie riconducibili al soggetto, alla sua famiglia e a terzi intestatari di beni, tracciando un quadro di accumulazione illecita costruito nell’arco degli ultimi vent’anni.
Nel complesso, i beni sequestrati includono due unità immobiliari, sei aziende (quattro attive nel settore della ristorazione, una nel commercio di bevande, con sedi a Trani e Bisceglie, e una nel settore dei trasporti con sede ad Andria), due autovetture, oltre a disponibilità finanziarie su otto conti correnti bancari. Secondo l’accusa, il patrimonio in questione era stato costituito tramite l’utilizzo di capitali provenienti da attività illecite, successivamente reimpiegati in operazioni immobiliari e investimenti imprenditoriali al fine di simulare una legittima provenienza.
L’indagine ha messo in luce non solo la significativa pericolosità sociale dell’indagato, ma anche la sistematica opera di occultamento e gestione dei beni accumulati illecitamente. La ricostruzione della carriera criminale dell’interessato ha fornito una base probatoria, soggetta alla successiva valutazione processuale, che evidenzia come i proventi delle attività criminali siano stati reinvestiti per ampliare il proprio controllo su diverse attività economiche nel territorio.
Il provvedimento odierno sottolinea l’importanza delle misure patrimoniali nel contrasto alla criminalità organizzata e comune, che sempre più spesso cerca di infiltrarsi nell’economia legale mediante operazioni di reimpiego dei capitali illeciti. Questo sequestro rappresenta un chiaro segnale della volontà delle istituzioni di colpire il cuore economico delle organizzazioni criminali, impedendo loro di prosperare e di sottrarre risorse all’economia reale.