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Cultura pugliese: i giochi tipici della regione

Uno dei giochi peculiari di Bari e dintorni viene individuato nel Gioco delle 5 pietre, che si articola in più fasi. Fino a qualche anno fa si praticava soprattutto nei vicoli. Non si può non citare però anche la Lippa, che richiede l’impiego di un bastone, o la Corsa nel sacco

Difendere il folklore locale viene visto quasi come un obbligo morale per chi è particolarmente legato alle tradizioni della propria terra. Tra queste rientrano anche i giochi tipici della regione ed è soprattutto in Puglia e in generale nel Sud Italia che questo sentimento è notevolmente diffuso. In barba al continuo progresso tecnologico, le attività ludiche di una volta non sono mai passate veramente di moda, anche se come naturale è più difficile imbattersi in bambini e ragazzini che si divertono nei cortili e per le strade. Non si parla certo di giochi pericolosi, anche se alcuni di essi richiedono l’utilizzo di oggetti di fortuna da lanciare nelle proprie vicinanze.

Uno dei giochi peculiari di Bari e dintorni viene individuato nel Gioco delle 5 pietre, che si articola in più fasi. Fino a qualche anno fa si praticava soprattutto nei vicoli. Non si può non citare però anche la Lippa, che richiede l’impiego di un bastone, o la Corsa nel sacco, i Carrioli e il Gioco del ferro. Molto noti erano una volta anche Pignatte e Ciuccetta, per non parlare della Borella. Se si parla di giochi da strada, però, quello più iconico era sicuramente rappresentato dalla Trottola.

Nell’impossibilità di reperire trottole commerciali, in passato i bambini erano soliti realizzarsele da soli. L’importante era che le trottole non fossero prive della classica corda attorno alle quali dovevano essere strette prima del lancio, che avveniva rigorosamente dall’alto verso il basso, dopo aver portato una mano all’altezza dell’orecchio. Di norma, a vincere era il possessore della trottola che riusciva a girare più a lungo su se stessa. Va da sé che con il proliferare di trottole di plastica e di giocattoli similari, l’arte della creazione di una trottola amatoriale si è persa sempre di più nel tempo (in Italia sono stati organizzati addirittura tornei di Beyblade). Un vero peccato, dato che stimolava anche la creatività e l’estro dei più piccoli.

Un altro gioco diffusissimo in Puglia, ma anche nel resto d’Italia, era indubbiamente quello della Campana. Con l’ausilio di un semplice gessetto i bambini disegnavano per terra uno schema composto da più caselle, disposte in un determinato modo e numerate. Per l’esattezza, venivano rappresentati due rettangoli che riportavano i numeri 10 e 20 e al centro un altro contrassegnato da un 30. I partecipanti erano dotati di pietre da lanciare verso i rettangoli. A seconda di dove finiva la propria pietra, bisognava poi andare a recuperarla saltando in una maniera specifica, per poi ripetersi nel tornare alla postazione iniziale.

Anche i giochi di carte sono molto amati in Puglia. Tra tutti spicca inevitabilmente il Piattino, in cui si stabilisce una quota fissa da pagare ogni volta che entra in partita. Non è necessario scervellarsi o prepararsi a fondo per divertirsi con le carte in Puglia. Basta conoscere le regole del gioco del Burraco o della Scala 40 per parlare la stessa lingua dei giocatori locali. Alla fin fine i giochi di carte più diffusi nella regione vengono praticati anche nel resto d’Italia, ma c’è da sottolineare che in qualche caso c’è chi preferisce unicamente i giochi con le carte regionali, che magari non sono noti ai più.

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