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Foggia: Ex inceneritore via San Severo sgomberato da parte della Polizia

Il sito – su quale insiste un progetto finanziato dal PNRR per l’abbattimento della struttura e la bonifica per un importo complessivo di 6,6 milioni di euro – era occupato abusivamente da due gruppi familiari per un totale di 10 persone, tra cui 3 minorenni

Sono state espletate le operazioni di sgombero dell’ex inceneritore di via San Severo coordinate dalla Polizia Locale di Foggia con il supporto della Polizia di Stato.
Il sito – su quale insiste un progetto finanziato dal PNRR per l’abbattimento della struttura e la bonifica per un importo complessivo di 6,6 milioni di euro – era occupato abusivamente da due gruppi familiari per un totale di 10 persone, tra cui 3 minorenni.

«Le attività sono iniziate già qualche giorno fa – spiega l’assessore alla Polizia Locale Daniela Patano – con una serie di incontri e interlocuzioni con il gruppo che aveva occupato l’area. Gruppo che si è mostrato fin da subito molto collaborativo e ha deciso di ricollocarsi autonomamente altrove, rifiutando volontariamente il supporto da noi fornito.»
Nel pomeriggio, le attività di bonifica hanno continuato con l’abbattimento delle baracche presenti e successivamente il sito è stato consegnato all’impresa che dovrà operare la bonifica.

«Devo congratularmi con le donne e gli uomini della Polizia Locale intervenuti – continua Patano – perché hanno dimostrato un grande senso di umanità nel portare avanti le operazioni di sgombero, un elemento fondamentale quando si interviene in contesti di degrado come questo

Sull’attività interviene anche la sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo, che a nome dell’amministrazione sottolinea come «la riqualificazione della nostra città passa anche attraverso l’eliminazione di queste sacche di degrado e disagio intollerabili ai giorni nostri. Purtroppo, sono situazioni con cui dobbiamo fare i conti quotidianamente e che sono già attenzionate dalla nostra amministrazione, ma non possiamo pensare di intervenire solo ed esclusivamente con la forza.

Quanto accaduto dimostra come il dialogo e un atteggiamento di umana comprensione possono facilitare operazioni delicate. Ora non ci resta che attendere il completamento del progetto per riconsegnare a Foggia un ingresso degno di una grande città del sud Italia.»

Nel sito erano presenti anche animali che sono stati presi in carico dall’ENPA.

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