Ancora una volta Luisa Rizzo lascia il segno con la sua storia come esempio di vita e tenacia: è affetta da Sma di tipo 2, ma l’atrofia muscolare spinale finora non l’ha fermata
Luisa Rizzo presta i suoi droni al cinema: la ragazza originaria di Lecce, campionessa italiana di Drone Racing, sta lavorando sul set del film “Paradox effect” di Scott Weintrob, prodotto da Ilbe – Iervolino & Lady Bacardi entertainment, le cui riprese sono in corso a Bari.
Protagonisti della pellicola il colosso hollywoodiano Harvey Keitel e l’attrice Olga Kurylenko, e protagonisti saranno pure i droni di Rizzo. «Felicissima di girare alcune scene in FVP (con una Red Komodo) su questo set americano, affiancata dal mio grande amico Roberto Leone», scrive lei stessa su Facebook ritraendosi in foto con il produttore David Ornston.
Ancora una volta Luisa Rizzo lascia il segno, quindi, anche perché la sua storia è un esempio di vita e tenacia: è affetta da Sma di tipo 2, ma l’atrofia muscolare spinale finora non l’ha fermata. Ci convive da sempre, per lei la sedia a rotelle elettrica fa parte del suo corpo, e crescendo ha ribaltato un limite fisico in una grande opportunità. Merito dei droni, che ha conosciuto da giovanissima tramite il padre, perito elettronico. E una volta con il visore sugli occhi e i comandi fra le mani non si è più fermata.
È stata quindi più volte campionessa italiana di Drone racing, è diventata Alfiere della Repubblica e ha quindi incontrato il presidente Sergio Mattarella, partecipa a campionati italiani e internazionali, fa sfide con i droni e gioca anche a Powerchair football.
Il cinema l’aveva sempre intrigata, e già da tempo aveva visto le potenzialità che i droni – e la sua eccellente esperienza – potevano avere sul grande schermo. Ora ce l’ha fatta, per giunta per un set prestigioso, e ancora una volta metterà le ali per portare Bari, vista dall’alto, in tutto il mondo.
