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Mitilicoltura in crisi, il Governo riconosce lo stato di calamità per Taranto

Dopo mesi di richieste da parte dei mitilicoltori tarantini, il Ministro dell’Agricoltura ha firmato il decreto che sancisce lo stato di calamità naturale per il settore, colpito dalla moria dei mitili a causa dell’aumento delle temperature marine nel 2024. Il provvedimento attiva misure di sostegno finanziario e infrastrutturale per un comparto fondamentale dell’economia locale

Buone notizie per i mitilicoltori di Taranto: il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha firmato il 12 marzo 2025 il decreto che riconosce lo stato di calamità naturale per il settore, duramente colpito dalla crisi dell’ultimo anno. La decisione arriva in risposta alla moria dei mitili registrata nel 2024, causata dall’anomalo aumento delle temperature marine, che ha compromesso la produzione locale.

L’atteso provvedimento consentirà ora di attivare strumenti di sostegno economico e interventi a tutela di una delle attività più identitarie della città.

Un risultato frutto del dialogo tra istituzioni e settore

L’annuncio è stato accolto con soddisfazione dal consigliere regionale Antonio Paolo Scalera, che ha sottolineato come il riconoscimento del Governo rappresenti un passo importante per la tutela della mitilicoltura tarantina:

«Le legittime istanze del settore sono state finalmente riconosciute. Con questo decreto si potranno attivare procedure di carattere finanziario a supporto di un comparto fondamentale per l’economia della città. L’interlocuzione tra istituzioni e rappresentanti del settore è stata molto positiva e, insieme al lavoro sulle bonifiche, potremo dare risposte che Taranto attende da anni».

Scalera ha poi ricordato l’importanza storica e culturale della mitilicoltura per la città:

«La cozza nera non è solo un prodotto, ma un simbolo di una tradizione millenaria. I mitilicoltori tarantini, a costo di enormi sacrifici, portano avanti un’attività che è vanto e orgoglio della nostra terra. Questo provvedimento è la strada giusta per restituire fiducia e supporto a un settore che ha bisogno di essere ristorato».

Perrini: “Un intervento necessario per fronteggiare i danni”

Anche il consigliere regionale Renato Perrini ha espresso soddisfazione per la decisione del Governo, sottolineando il lavoro svolto per arrivare a questo risultato:

«Già lo scorso settembre, con l’onorevole Dario Iaia, abbiamo incontrato il commissario straordinario per le bonifiche, Vito Felice Uricchio, per discutere dell’emergenza che stava mettendo in ginocchio la mitilicoltura tarantina. Questo provvedimento permette ora di far fronte ai danni subiti dal settore, non solo per la perdita della produzione, ma anche per gli impianti e le infrastrutture colpite».

Perrini ha poi ringraziato il Ministro Lollobrigida e il Sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra per aver ascoltato il grido d’allarme degli operatori del settore e per aver dimostrato attenzione nei confronti della Puglia.

Un passo avanti, ma la sfida continua

Il riconoscimento dello stato di calamità rappresenta una boccata d’ossigeno per il comparto, ma resta la necessità di interventi strutturali per garantire la sostenibilità della mitilicoltura tarantina nel lungo periodo.

Oltre alle misure economiche, il settore attende infatti risposte anche sul fronte delle bonifiche ambientali e delle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici, affinché eventi come quelli del 2024 non si ripetano in futuro.

Per Taranto e per i suoi mitilicoltori, il decreto del Governo è un primo, importante segnale. Ora, però, la sfida è trasformare questo aiuto in una vera ripartenza per un settore che è parte integrante dell’identità della città.

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