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Centauro 29enne perde la vita a Porto Cesareo, l’automobilista patteggia un anno di reclusione

Il giovane, travolto da una Peugeot 2008 sul lungomare, morì sul colpo nel luglio 2023. Il Gup di Lecce ha accolto la richiesta di patteggiamento con l’aggiunta della sospensione della patente per sei mesi. I familiari della vittima assistiti da Giesse Risarcimento Danni

Ha patteggiato un anno di reclusione il 28enne V.M., responsabile dell’incidente stradale che, nel luglio 2023, provocò la morte di Davide Settembrini, motociclista 29enne di Ceglie Messapica. Lo ha stabilito il Gup Tea Verderosa al termine dell’udienza presso il Tribunale di Lecce, disponendo contestualmente la sospensione della patente di guida per sei mesi.

La dinamica dell’incidente

La tragedia si consumò la mattina di domenica 30 luglio 2023, quando, intorno alle 10:30, Settembrini era in sella alla sua Suzuki Gsx-r 600, lungo la strada provinciale 340, provenendo da Avetrana in direzione Porto Cesareo. Mentre si apprestava a superare un incrocio, fu travolto dalla Peugeot 2008 guidata da V.M. Quest’ultimo, nello svoltare sulla via 297 che conduce al Lido Teranga, avrebbe omesso di concedere la precedenza, causando l’impatto: il motociclista venne sbalzato sul cofano dell’auto e sfondò il parabrezza, perdendo la vita sul colpo nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei sanitari. Sul posto intervennero anche i Carabinieri di Porto Cesareo.

Le responsabilità emerse dall’inchiesta

Le conclusioni del perito ing. Evaldo Durante, incaricato dal Pm Massimiliano Carducci, hanno evidenziato la responsabilità del conducente dell’auto, ritenuto colpevole di imprudenza o disattenzione nel non concedere la precedenza. Il giudice per l’udienza preliminare ha quindi accolto la proposta di patteggiamento a sei mesi di reclusione avanzata in accordo tra Pm e difesa, aggiungendo il ritiro della patente per altrettanti mesi.

Il dolore della famiglia e l’assistenza legale

I familiari della vittima, seguiti da Giesse Risarcimento Danni, hanno già ottenuto il risarcimento dei danni in via stragiudiziale. «L’ennesima vita spezzata di un giovane appassionato di moto – commenta Giacomo Corvino, referente Giesse di Francavilla Fontana –. Il dolore della famiglia è indescrivibile. Abbiamo seguito i parenti di Davide nell’iter risarcitorio, rimango vicino a loro con profonda solidarietà, al di là del mio ruolo professionale».

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