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Regione Puglia, firmato il Vademecum per i tutori dei minori stranieri non accompagnati

Una sinergia tra Ufficio del Garante regionale dei minori, Tribunale per i minorenni di Bari e Prefetture ha portato alla definizione delle nuove regole per i rimborsi spese e l’equa indennità, a beneficio dei tutori volontari impegnati nell’accoglienza di 650 giovani migranti

Nella sede del Consiglio regionale della Puglia è stato sottoscritto il “Vademecum sulle modalità di rendicontazione dei Rimborsi/attività, in favore dei tutori volontari dei minori stranieri non accompagnati”, in osservanza al decreto del ministro dell’Interno, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, dell’8 agosto 2022 e alle circolari n. 56758 del 21 ottobre 2022 e n. 57248 del 24 ottobre 2022. L’iniziativa rappresenta un passo decisivo per supportare quanti offrono tutela ai minori, garantendo la copertura di spese e l’eventuale riconoscimento di un’equa indennità, nel rispetto delle normative vigenti.

All’atto della sottoscrizione hanno partecipato, oltre al Garante regionale dei diritti del minore Ludovico Abbaticchio, la presidente del Tribunale per i minorenni di Bari Valeria Montaruli, il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bari Salvatore D’Aluiso, i delegati degli ordini provinciali degli avvocati di Foggia e Trani, i rappresentanti delle Prefetture di Bari, Barletta-Andria-Trani e Foggia, nonché la rappresentante dell’Associazione “Tutori MSNA Puglia Odv-ETS”. Durante l’incontro, il Garante Abbaticchio ha evidenziato come la Puglia sia stata la prima Regione ad aprire la rete del sistema di accoglienza e integrazione, ricordando che sono 650 i minori stranieri non accompagnati attualmente ospitati sul territorio.

Il documento stabilisce, tra le varie disposizioni, che i tutori possano autocertificare gli spostamenti necessari all’esercizio delle loro funzioni qualora utilizzino mezzi privati, e che siano tenuti a richiedere al Tribunale per i minorenni un’attestazione sull’attinenza delle spese sostenute all’attività di tutela. Inoltre, il Tribunale potrà rilasciare un nulla osta per il riconoscimento di un’equa indennità, fino a un massimo di 900 euro. A richiedere i rimborsi e l’indennità potranno essere anche gli avvocati iscritti nell’elenco dei tutori volontari formati dal Garante. In caso di difesa tecnica, il professionista potrà accedere al patrocinio a spese dello Stato, secondo le regole vigenti. Gli Ordini degli avvocati, infine, si impegnano a verificare con accuratezza le istanze di patrocinio per i minori sotto tutela.

Attraverso questo strumento, le istituzioni pugliesi mirano a sostenere chi, in prima linea, si adopera per l’accoglienza e l’integrazione dei giovani migranti, favorendo maggiore chiarezza sulle procedure burocratiche e contribuendo a garantire un’efficace tutela dei diritti fondamentali dei minori.

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