L’esponente della Giunta comunale di Foggia manifesta sdegno per l’ennesimo suicidio nella casa circondariale locale, riaffermando la volontà di dialogo con il Provveditorato Penitenziario e annunciando l’istituzione del Garante Comunale dei detenuti, figura scelta dal Consiglio con apposito finanziamento
«È con estremo rammarico e preoccupazione che accogliamo la notizia di un nuovo suicidio tra i detenuti del carcere di Foggia». A dichiararlo è l’assessore alla Legalità e Sicurezza del Comune di Foggia, Giulio De Santis, il quale sottolinea che, pur non sembrando direttamente legata al problema del sovraffollamento, la tragedia pone ulteriormente l’accento sulle criticità strutturali della casa circondariale foggiana.
«Il sovraffollamento e la carenza di personale di sorveglianza – evidenzia De Santis – continuano a essere questioni urgenti. Abbiamo dunque richiesto un incontro al Provveditorato Penitenziario di Puglia e Basilicata per affrontare le difficoltà operative e gestionali dell’istituto. A ciò si aggiunge l’iniziativa della nostra Amministrazione di inserire, per la prima volta nel Documento Unico di Programmazione, la figura del Garante Comunale dei detenuti: sarà scelta dal Consiglio Comunale, disporrà di risorse economiche proprie e affiancherà il Garante regionale, così da tutelare con maggiore incisività i diritti delle persone ristrette».
Secondo l’assessore, questa nuova figura non sarà nominata unilateralmente dalla Sindaca, ma attraverso una deliberazione del Consiglio: «È un passaggio che mira a garantire più rappresentatività, indipendenza e autorevolezza, lontano da personalismi e da qualsiasi tentativo di strumentalizzare incarichi così delicati. Nel frattempo, continuiamo a sollecitare il Governo centrale, responsabile dell’organizzazione penitenziaria, affinché si intervenga in tempi rapidi».
De Santis condanna infine i tentativi di speculare politicamente sulla vicenda, definendoli «inaccettabili atti di sciacallaggio che nulla aggiungono alla doverosa ricerca di soluzioni e tutele per i detenuti e per chi quotidianamente opera all’interno della struttura. Il nostro impegno è concreto e intende salvaguardare la dignità umana, in un percorso condiviso con tutte le forze presenti in Amministrazione».