spot_img

Banca Popolare di Bari condannata a risarcire un azionista per 80.000 euro: sentenza storica a Brindisi

Il Tribunale accoglie le tesi dell’Associazione “Dalla Parte del Consumatore” e riconosce la responsabilità dell’Istituto per violazione degli obblighi informativi. Il risparmiatore, un pensionato senza esperienza finanziaria, recupera integralmente l’investimento andato in fumo

Una sentenza che segna un nuovo importante capitolo nella lunga battaglia legale degli azionisti contro la Banca Popolare di Bari. Il Tribunale di Brindisi, nella persona della dott.ssa Roberta Marra, ha condannato l’Istituto barese a risarcire un azionista con la somma di 80.000 euro, oltre agli interessi legali, riconoscendo le violazioni compiute dalla banca in fase di collocamento dei titoli.

Protagonista della vicenda un pensionato, cliente storico della Banca Popolare di Bari, al quale erano state proposte azioni dell’istituto come titoli sicuri e privi di rischio. Solo dopo le note vicende che hanno investito la banca, il risparmiatore ha scoperto la reale natura dell’investimento e il crollo verticale del valore delle azioni, aggravato dall’impossibilità di rivenderle.

Affidandosi all’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore”, il cittadino è riuscito a ottenere la documentazione inizialmente omessa dalla banca e, dopo il fallimento dei tentativi di conciliazione, ha avviato il processo civile assistito dall’avv. Emilio Graziuso, Presidente dell’associazione.

«Il nostro contributo nella battaglia degli azionisti contro la Banca Popolare di Bari lo stiamo dando con sentenze e recupero delle somme investite, non con parole o post sui social» – ha dichiarato l’avv. Graziuso subito dopo la pronuncia del giudice.

Il Tribunale ha accolto integralmente le tesi della difesa, accertando la violazione da parte della banca degli obblighi di informazione previsti dalla normativa di settore. Ha quindi disposto la risoluzione del contratto di investimento e la restituzione dell’intero capitale investito, con interessi a decorrere dal giorno dell’acquisto.

Una vittoria esemplare che conferma la possibilità, per i piccoli risparmiatori danneggiati, di ottenere giustizia e ristoro attraverso la via legale, quando supportati da professionisti e associazioni realmente attivi sul fronte della tutela dei diritti dei consumatori.

- Advertisement -spot_img

Ultime Notizie

NOTIZIE CORRELATE