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Provincia di Foggia, salta la maggioranza: PD e CON chiedono un nuovo corso politico

Dopo la bocciatura del Rendiconto di Gestione 2024, i consiglieri del Partito Democratico e del gruppo CON denunciano l’isolamento del Presidente Nobiletti, la mancanza di visione amministrativa e l’uso distorto delle risorse pubbliche, annunciando l’intenzione di coinvolgere Ministero e Prefetto per uscire dalla crisi istituzionale

È crisi politica nella Provincia di Foggia. L’ultima seduta del Consiglio Provinciale ha sancito la definitiva rottura tra il Presidente Giuseppe Nobiletti e una parte consistente dell’assemblea, certificando l’assenza di una maggioranza in grado di sostenere l’attuale guida amministrativa.

A determinare lo strappo, il voto contrario al Rendiconto di Gestione 2024 da parte dei consiglieri provinciali del Partito Democratico e del gruppo CON, che hanno motivato la loro scelta definendo “grave” la situazione politica e contestando il rifiuto del Presidente di discutere la mozione di sfiducia presentata nei giorni scorsi.

«Un Presidente isolato, senza maggioranza e senza visione» – accusano i consiglieri – «che continua a restare aggrappato alla propria poltrona e a un’indennità mensile di oltre 11.000 euro, mentre la Provincia è paralizzata e incapace di dare risposte concrete ai territori».

Secondo i firmatari del documento, Nobiletti avrebbe anche distorto l’uso dell’avanzo di amministrazione, destinando risorse in modo discrezionale ai Comuni rappresentati dai consiglieri a lui più vicini, in un’ottica che – secondo PD e CON – rischia di configurarsi come una forma di pressione politica mascherata da investimento pubblico.

Ancora più grave, si legge nella nota congiunta, sarebbe stato il tentativo di “ricatto politico” attraverso l’inserimento di progettazioni strumentali nei Comuni di San Giovanni Rotondo, Torremaggiore, Lucera e Troia, città di appartenenza di alcuni consiglieri di opposizione: «Un atto ignobile che stigmatizziamo con forza».

I consiglieri del PD e di CON invocano quindi un nuovo inizio per la Provincia, fondato su trasparenza, partecipazione e condivisione, annunciando l’intenzione di interessare il Ministero competente e di richiedere un incontro al Prefetto, con l’obiettivo di superare una paralisi istituzionale che sta danneggiando l’intero territorio della Capitanata.

«La nostra è una scelta di responsabilità – concludono – per restituire la parola ai rappresentanti del territorio e costruire una nuova maggioranza solida, capace di governare con serietà e visione. Perché la Capitanata merita di più».

Firmato:
Partito Democratico: Emilio di Pumpo, Leonardo Cavalieri, Giuseppe Mangiacotti, Anna Rita Palmieri
CON: Pasquale Ciruolo, Antonio De Maio, Giosuè del Vecchio

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