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Taranto accessibile, il candidato sindaco Di Bello firma l’impegno: «L’inclusione si costruisce, come le città»

Il candidato sindaco sottoscrive il documento promosso da Disabili Attivi con azioni concrete per l’eliminazione delle barriere: «Attueremo i PEBA, istituiremo il taxi sociale e semplificheremo la burocrazia per una città più giusta e senza ostacoli»

«Abbattere le barriere architettoniche non significa solo costruire, ma costruire inclusione e dimostrare rispetto». Con queste parole Mirko Di Bello, candidato sindaco di Taranto, ha manifestato il suo impegno per una città realmente accessibile, firmando il documento promosso dall’associazione Disabili Attivi durante un incontro tenutosi nei pressi della sede dell’organizzazione, rappresentata da Francesco Vinci.

Il documento d’intenti è frutto di un lavoro condiviso con varie realtà territoriali impegnate nel contrasto alle disuguaglianze urbane, tra cui Comitato 16 Novembre, Contro le Barriere e Deep. Tra le misure previste: l’adeguamento di esercizi pubblici e strutture ricettive, l’istituzione di un numero per segnalare barriere e dislivelli nei marciapiedi, l’avvio di un servizio di taxi sociale per persone in carrozzina e l’allestimento di spiagge pubbliche accessibili.

Particolare rilevanza assume l’impegno ad attuare finalmente i PEBA (Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche), approvati nel 2021 ma rimasti inattuati. «Trasformeremo quegli atti amministrativi in interventi visibili sul territorio», ha promesso Di Bello, sottolineando la volontà di rompere con la stagnazione burocratica che spesso blocca diritti e opportunità.

L’incontro ha registrato anche l’adesione di realtà civiche come Green, Eidos 72029 e la Fondazione Magna Grecia, a conferma di un’ampia convergenza sul tema dell’inclusione.

Secondo i dati forniti dalle associazioni presenti, oltre il 90% degli esercizi pubblici a Taranto resta oggi inaccessibile. «L’accessibilità – ha concluso Di Bello – è un diritto, non un privilegio. Garantirla significa permettere a tutte e tutti di vivere appieno la città, senza ostacoli né discriminazioni». Un messaggio chiaro, che punta a mettere la giustizia sociale al centro della futura amministrazione.

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