Il Sindacato Italiano Lavoratori Militari Marina vicino ai tre militari coinvolti nell’incidente all’Arsenale di Taranto, confida nelle indagini della Marina Militare e richiama l’urgenza di garantire massimi standard di sicurezza nei luoghi di lavoro strategici
Il Sindacato Italiano Lavoratori Militari Marina (SILMM) ha diffuso un comunicato ufficiale in seguito all’incendio avvenuto nella mattinata del 15 maggio a bordo del sommergibile “Longobardo”, ormeggiato presso l’Arsenale Militare di Taranto. L’episodio, causato secondo le prime ricostruzioni da una presunta esplosione di una batteria, ha provocato il ferimento di tre militari, trasportati in ospedale per sospetta intossicazione da fumo, fortunatamente in condizioni non gravi.
Il SILMM ha espresso vicinanza e solidarietà ai militari coinvolti e ha manifestato piena fiducia nelle indagini avviate dalla Marina Militare per chiarire con precisione la dinamica dell’incidente e accertare eventuali responsabilità. Il sindacato ha sottolineato la gravità dell’accaduto, che ha coinvolto un’unità navale strategica in un contesto di alta criticità come l’Arsenale.
«È fondamentale capire se tutte le procedure di sicurezza siano state rispettate – si legge nella nota diffusa dal direttivo – e se vi siano state eventuali negligenze. La sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto in ambiti militari altamente specializzati, deve essere una priorità assoluta.»
Il SILMM ha inoltre ribadito il proprio impegno a tutelare i diritti e la sicurezza dei lavoratori militari marittimi, annunciando che seguirà con attenzione gli sviluppi delle indagini, con l’obiettivo di garantire trasparenza, responsabilità e prevenzione futura.
L’incidente ha riacceso il dibattito sulle condizioni operative e manutentive delle unità della Marina Militare, così come sulla prevenzione dei rischi nei contesti ad alta tecnologia. Le conclusioni delle indagini interne saranno determinanti per fornire risposte concrete e rassicuranti non solo ai militari coinvolti, ma a tutta la comunità militare e civile.