Operazione delle Fiamme Gialle nell’hinterland del capoluogo: un’azienda agricola risultata inattiva da tempo è stata trovata in possesso di un ingente quantitativo di carburante a tassazione agevolata e infiorescenze di canapa prive delle autorizzazioni. Denunciato il titolare per violazioni fiscali e in materia di stupefacenti
Nei giorni scorsi i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Brindisi, nell’ambito delle attività istituzionali volte alla tutela delle entrate pubbliche nel settore dell’I.V.A., delle accise e delle imposte di consumo, hanno effettuato un’importante operazione che ha portato al sequestro di oltre 5.400 litri di gasolio agricolo e circa 200 chilogrammi di infiorescenze di “canapa”, rinvenuti nella disponibilità di un’azienda agricola situata nell’hinterland del capoluogo. Il responsabile è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi.
Il sequestro è scaturito dalle fasi iniziali di un controllo di natura fiscale condotto nei confronti dell’impresa, che ufficialmente risultava operare nel settore della coltivazione di ortaggi, fiori, spezie e piante aromatiche. L’azienda dichiarava di disporre di serre riscaldate mediante motori alimentati con gasolio agricolo, acquistato beneficiando del regime fiscale agevolato previsto per le attività agricole.
Tuttavia, al momento dell’intervento, i militari della Guardia di Finanza si sono trovati di fronte a una realtà ben diversa. Le serre risultavano completamente abbandonate, prive delle coperture e in evidente stato di degrado, da tempo inutilizzate. L’impianto di riscaldamento era dismesso, obsoleto e non funzionante. Nonostante ciò, erano presenti numerosi serbatoi contenenti oltre 5.400 litri di gasolio agricolo, nella piena disponibilità del titolare dell’impresa.
Gli accertamenti immediati hanno permesso di appurare che il combustibile non veniva impiegato per scopi agricoli. Anzi, dall’inizio del 2025, l’azienda aveva acquistato oltre 140.000 litri di gasolio agricolo, con una media di consumo giornaliera di circa 1.500 litri. Un dato del tutto incompatibile con lo stato di inattività rilevato, che ha portato a stimare un’evasione fiscale, solo per l’anno corrente, di circa 70.000 euro.
Secondo le ricostruzioni preliminari, l’ingente quantitativo di gasolio – che gode di tassazione ridotta proprio perché destinato esclusivamente all’uso agricolo – sarebbe stato illecitamente commercializzato e impiegato per altri fini, eludendo così il pagamento delle accise ordinarie e delle relative imposte.
Nel corso dell’ispezione, i militari hanno inoltre scoperto all’interno di locali adibiti a magazzino circa 200 chilogrammi di infiorescenze di “canapa”, coltivata – con ogni probabilità – su terreni in uso all’impresa, ma in assenza delle necessarie autorizzazioni. Le infiorescenze, già confezionate e pronte per la commercializzazione, sono state sottoposte a sequestro e saranno oggetto di analisi di laboratorio per accertare il contenuto di principio attivo THC, che per legge non deve superare lo 0,2%.
Al termine dell’operazione, sia il carburante che la “canapa” sono stati sequestrati, mentre il titolare dell’azienda è stato denunciato a piede libero per violazione della normativa in materia di accise e delle disposizioni che regolano le sostanze stupefacenti.
L’operazione della Guardia di Finanza di Brindisi dimostra ancora una volta l’efficacia dell’azione di contrasto ai fenomeni di evasione e frode che danneggiano le finanze pubbliche e compromettono la leale concorrenza tra imprese, contribuendo al contempo alla tutela della salute e della sicurezza dei cittadini.