spot_img

Carovigno, i Carabinieri in prima linea contro le truffe agli anziani: incontro informativo nella chiesa di Santa Maria del Soccorso

Il Maresciallo Maggiore Giuseppe Berardino guida un confronto con la cittadinanza per fornire strumenti di prevenzione contro i raggiri più diffusi: finti parenti in difficoltà, falsi corrieri e truffatori in abiti civili. Distribuito un vademecum con consigli pratici e casi reali

Prosegue con determinazione l’attività dei Carabinieri della Stazione di Carovigno a tutela della popolazione anziana, sempre più spesso vittima di truffe subdole e aggressive. Nei giorni scorsi, nell’ambito della costante campagna di prossimità e prevenzione portata avanti dall’Arma dei Carabinieri, si è svolto un partecipato incontro presso la chiesa di Santa Maria del Soccorso, rivolto in particolare agli anziani del territorio.

L’iniziativa, voluta e condotta dal Comandante della Stazione, Maresciallo Maggiore Giuseppe Berardino, ha rappresentato un momento prezioso di confronto diretto, durante il quale sono stati affrontati numerosi casi pratici di raggiri, raccontati anche attraverso esperienze reali condivise dai presenti. L’obiettivo: educare, allertare e rafforzare la capacità di autodifesa dei cittadini più vulnerabili.

Agli anziani intervenuti è stato distribuito un vademecum redatto dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, contenente suggerimenti chiari ed efficaci per riconoscere le truffe più comuni. Tra le modalità d’inganno più diffuse illustrate durante l’incontro:

  • I finti operatori di luce e gas o impiegati INPS, che con scuse burocratiche cercano di accedere alle abitazioni;
  • Il falso avvocato, che comunica telefonicamente un incidente stradale con presunte responsabilità di figli o nipoti, chiedendo denaro urgente per risolvere il problema;
  • Il “vecchio amico di famiglia”, che si presenta con informazioni personali e familiari per carpire fiducia e ottenere denaro;
  • Il pacco urgente da pagare, per conto di un parente che non può farlo di persona, spesso associato a nomi noti ai truffatori;
  • Finti carabinieri o poliziotti in abiti borghesi, che si presentano con tesserini contraffatti e pretesti credibili per entrare in casa;
  • Presunti volontari di enti benefici o religiosi, spesso accompagnati da richieste di offerte non tracciabili.

“Mai fidarsi dell’urgenza, del tono intimidatorio o della fretta con cui viene chiesto di agire” – ha spiegato il Maresciallo Berardino – “chi ha cattive intenzioni fa leva su paura, emozione e senso del dovere. È proprio in quei momenti che bisogna fermarsi, respirare e riflettere. E se si ha anche solo un dubbio, chiamare subito il 112”.

Durante l’incontro è stato sottolineato l’importante ruolo del vicinato, delle relazioni di comunità e del supporto familiare. Ma soprattutto, l’invito più pressante è stato quello di non sentirsi mai soli: un’immediata telefonata ai Carabinieri può spesso evitare danni e permettere di intervenire tempestivamente.

L’incontro rientra in una più ampia serie di appuntamenti già programmati nel territorio, finalizzati a instaurare un dialogo continuativo con la popolazione anziana. Un’iniziativa che ha già portato risultati concreti: numerosi i casi, anche recenti, di persone che – proprio grazie ai consigli ricevuti in momenti come questo – sono riuscite a riconoscere e sventare tentativi di truffa, evitando gravi conseguenze economiche e psicologiche.

Con questo spirito, l’Arma dei Carabinieri rinnova il suo impegno ad essere una presenza concreta e affidabile sul territorio, rafforzando la fiducia delle comunità locali e contribuendo a diffondere una cultura della sicurezza partecipata, fondata sulla prevenzione e sulla consapevolezza.

- Advertisement -spot_img

Ultime Notizie

NOTIZIE CORRELATE