«Siamo certi che nessuno voglia sottovalutare le preoccupazioni del Comune di Taranto, delle associazioni ambientaliste e di tante realtà del territorio, e che l’espianto di 957 ulivi, oltre a quello degli agrumeti rappresenti una ferita per tutti»
«Sul dissalatore del fiume Tara come M5S abbiamo espresso in più occasioni i nostri dubbi per quello che riguarda le possibili criticità ambientali. È stato importante aver affrontato la questione in Consiglio regionale alla presenza di diversi degli attori interessati.» Lo dichiara il capogruppo del M5S Marco Galante.
«Un primo momento di interlocuzione – continua Galante – ma per il prosieguo non si può prescindere dall’analizzare il verbale dell’ultima conferenza di servizi che si è tenuta il 10 gennaio, per leggere nero su bianco i motivi che hanno spinto la Regione a rilasciare parere favorevole all’istanza di VIA, nonostante i rilievi dell’Arpa. Siamo certi che nessuno voglia sottovalutare le preoccupazioni del Comune di Taranto, delle associazioni ambientaliste e di tante realtà del territorio, e che l’espianto di 957 ulivi, oltre a quello degli agrumeti rappresenti una ferita per tutti. Abbiamo ascoltato attentamente le risposte di Acquedotto e Regione, che escludono il rischio che il fiume possa venire prosciugato e di un possibile eccesso di salinità del Mar Piccolo per lo scarico in mare della cosiddetta salamoia prodotta dal dissalatore, ma non basta.
Per un’opera simile serve la massima condivisione da parte dei cittadini, non si può pensare che venga fatta passare sulla loro testa. Dopo aver esaminato quanto emerso in Conferenza di Servizi sarà importante riascoltare Comune di Taranto, AqP, Arpa Puglia, Dipartimento Ambiente regionale e Asl di Taranto per ulteriori approfondimenti, carte alla mano.
Capiamo il bisogno di acqua potabile vista la crisi idrica che attraversa la nostra regione, per cui è stata prevista la realizzazione di tre dissalatori, ma non si può procedere a discapito di una comunità che in termini ambientali sta già pagando tanto, senza aver attentamente valutato tutte le possibili alternative».