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Novoli, incendiata l’auto della figlia della vicesindaca Francesca Ingrosso: solidarietà e condanna unanime

Un grave atto intimidatorio scuote la comunità. Le istituzioni si stringono attorno a Francesca Ingrosso e chiedono un impegno comune contro ogni forma di violenza e intimidazione

Un incendio, presumibilmente doloso, ha distrutto nella notte tra il 13 e il 14 gennaio l’auto della figlia della vicesindaca di Novoli, Francesca Ingrosso. La vettura, una Lancia Y, era parcheggiata in via Luigi Madaro, davanti all’abitazione della famiglia. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha evitato che le fiamme si propagassero ulteriormente, mettendo a rischio le abitazioni vicine.

Sull’accaduto indagano i carabinieri, nel tentativo di individuare i responsabili di un gesto definito vile e ignobile dalle autorità locali.

Profondamente amareggiata, la vicesindaca, che è anche assessora ai Servizi Sociali e alla Pubblica Amministrazione, ha commentato: «Sono fatti che lasciano grande amarezza, soprattutto pensando alle fragilità umane di chi sceglie la strada dell’intimidazione vigliacca e anonima. La violenza non può avere l’ultima parola. Quanto accaduto non rallenterà il mio impegno come professionista e amministratrice».

A esprimere solidarietà è stato il sindaco di Novoli, Marco De Luca: «Siamo vicini a Francesca e alla sua famiglia. Confidiamo nel lavoro delle autorità per accertare la verità su questo gesto vile contro un amministratore pubblico. Assicuriamo alla vicesindaca l’abbraccio dell’intera comunità novolese».

Anche la presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone, ha espresso ferma condanna: «Succede ancora una volta che un amministratore venga preso di mira da un atto intimidatorio. Questo clima non può essere tollerato. Confido nel lavoro delle forze dell’ordine affinché i responsabili siano identificati e assicurati alla giustizia. Serve fare fronte comune e alzare un muro di protezione contro questi atteggiamenti mafiosi che minano i principi democratici».

L’episodio ha scosso profondamente la comunità di Novoli, chiamata a reagire con unità e determinazione per respingere ogni forma di intimidazione e violenza. Mentre le indagini proseguono, resta alto l’appello delle istituzioni a sostenere chi, come la vicesindaca Ingrosso, si impegna quotidianamente per il bene pubblico, nonostante le difficoltà e le pressioni che spesso accompagnano il ruolo amministrativo.

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