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Tricase, scoperti e arrestati due ladri seriali: rubavano ovunque, anche in chiesa

I Carabinieri li hanno identificati grazie a ore di analisi delle telecamere di sorveglianza e a un tatuaggio riconosciuto sui social. Avevano colpito abitazioni private, negozi, chiese e persino una stazione di servizio, lasciando dietro di sé più danni che bottino. Ora sono ai domiciliari con il braccialetto elettronico

I Carabinieri della Compagnia di Tricase, supportati dalla locale Stazione, hanno arrestato due uomini, un 26enne e un 39enne del posto, ritenuti responsabili di una serie di furti seriali ai danni di abitazioni, esercizi commerciali e persino luoghi di culto. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Lecce, che ha disposto per entrambi gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

L’indagine ha ricostruito un vero e proprio percorso criminale, nel quale i due avrebbero preso di mira qualunque attività potesse fruttare denaro, anche se in alcuni casi il danno economico arrecato era di gran lunga superiore al valore del bottino.

Tra i furti contestati vi è l’assalto alla stazione di servizio Q8 di Tricase, avvenuto lo scorso novembre, dove i malviventi hanno scassinato la gettoniera di un autolavaggio per impossessarsi di appena 30 euro. Pochi giorni dopo, hanno forzato la vetrina del supermercato Coop di via Pertini, rubando 1.000 euro dai registratori di cassa e danneggiando una gettoniera per fototessere, ottenendo un magro bottino.

Non solo attività commerciali: il 31 dicembre 2024 i ladri hanno fatto irruzione in un’abitazione, forzando una persiana e rubando gioielli di famiglia. Uno dei due, poi, è tornato nel supermercato già svaligiato a Natale, riuscendo a sottrarre altri 350 euro. A gennaio, si sarebbero spinti ancora oltre, rubando un oggetto d’oro votivo e un trapano elettrico dalla sagrestia della chiesa di Sant’Antonio.

L’indagine è stata particolarmente complessa, poiché i due agivano con il volto coperto. I Carabinieri, dopo aver visionato ore di filmati di videosorveglianza, sono riusciti a individuare un tatuaggio sulla mano di uno degli indagati, elemento decisivo per la sua identificazione, confermata da una foto pubblicata sul suo profilo social.

Sulla base delle prove raccolte, i militari hanno depositato una dettagliata informativa in Procura, che ha portato il GIP di Lecce a emettere l’ordinanza di custodia cautelare. I due sono stati quindi arrestati e posti ai domiciliari con il braccialetto elettronico.

Il procedimento si trova ancora nella fase preliminare e la colpevolezza degli arrestati dovrà essere accertata in sede processuale.

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