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Politiche giovanili in Puglia, unanimità in Commissione per il DDL: tra entusiasmo e polemiche sulla fuga dei giovani

La VI Commissione approva il disegno di legge sulle politiche giovanili, tra elogi per l’innovazione e critiche sul mancato freno all’emigrazione. Il dibattito politico si accende sulla reale efficacia delle misure adottate negli ultimi anni

Con un voto unanime, la VI Commissione della Regione Puglia, presieduta da Lucia Parchitelli, ha approvato il disegno di legge che introduce una normativa in materia di politiche giovanili. Un passaggio legislativo significativo che punta a rafforzare il sostegno all’autonomia e alla partecipazione civica dei giovani pugliesi, ma che non manca di suscitare perplessità, in particolare rispetto ai dati sull’emigrazione giovanile che continuano a preoccupare.

Il senso della legge secondo la Commissione e l’assessore Delli Noci

La presidente della Commissione, Lucia Parchitelli, ha sottolineato l’importanza della legge per il futuro delle nuove generazioni. «Questa Commissione – ha dichiarato – rivolge per sua natura e competenze l’attenzione alla protezione della maternità, dell’infanzia e della gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo. Un motivo per cui molte delle nostre iniziative vengono licenziate con il consenso unanime».

L’assessore regionale alle Politiche Giovanili, Alessandro Delli Noci, ha illustrato il provvedimento sottolineandone gli obiettivi principali: «Le politiche giovanili regionali si caratterizzano per essere rivolte ai ragazzi e alle ragazze che si trovano a vivere la fase di transizione dall’adolescenza alla vita adulta. Ne promuovono l’autonomia e l’indipendenza attraverso il sostegno a progetti innovativi, la realizzazione di spazi di aggregazione, servizi di accompagnamento e la promozione di ogni forma di impegno civile».

Delli Noci ha inoltre ricordato che la Regione Puglia ha adottato nel tempo diverse programmazioni triennali, come l’attuale “Puglia ti vorrei – Giovani Protagonisti” (2022-2025), con misure volte all’attivazione giovanile, al supporto alla crescita personale e professionale e alla partecipazione attiva nella vita sociale, culturale ed economica della regione.

Un aspetto innovativo del nuovo DDL è il riconoscimento ufficiale della figura dello youth worker, un professionista o volontario che opera come punto di riferimento per i giovani in diversi contesti, dalla scuola all’ambiente extrascolastico, con l’obiettivo di favorire l’autonomia e l’inclusione sociale.

Lopalco (PD): «Un passo avanti per il futuro dei giovani pugliesi»

Il consigliere regionale del Partito Democratico, Pier Luigi Lopalco, ha espresso grande soddisfazione per l’approvazione del DDL, definendolo «un traguardo importante per il futuro dei giovani pugliesi e un segnale chiaro dell’attenzione che la Regione riserva alle nuove generazioni».

Lopalco ha evidenziato il valore del percorso di ascolto e confronto con i giovani del territorio, che ha permesso di recepire le loro esigenze nella definizione delle misure. «Con questa legge – ha aggiunto – si rafforza il sostegno all’autonomia giovanile, alla partecipazione civica, alla formazione e all’imprenditorialità, promuovendo strumenti concreti per costruire nuove opportunità».

Per rendere più accessibili le informazioni sulle misure previste, è stato attivato il portale galattica.regione.puglia.it, che fungerà da punto di riferimento digitale per i giovani pugliesi.

Le critiche di Spina (FdI): «Un ddl in zona Cesarini che non ha frenato la fuga dei cervelli»

Non sono mancate le critiche, in particolare da parte di Antonia Spina, consigliera regionale di Fratelli d’Italia, che ha puntato il dito contro l’inefficacia delle politiche giovanili degli ultimi anni nel contrastare l’emigrazione giovanile.

«Secondo un recente rapporto CGIA su dati ISTAT – ha dichiarato Spina – nel periodo 2014-2024 la Puglia ha visto andar via il 14,1 per cento dei suoi giovani tra i 15 e i 34 anni, pari a 134.701 persone. Sarebbe bastato ricordare questi numeri per smontare l’entusiasmo dell’assessore Delli Noci, che elencava tutti i programmi regionali per evitare la fuga dei cervelli. E negli ultimi 20 anni, di governo di centrosinistra, ne abbiamo visti davvero tanti: Principi Attivi, PIN – Pugliesi Innovativi, Laboratori dal basso, Percorsi d’impresa, Luoghi Comuni, Galattica, e molti altri. Sicuramente hanno ottenuto riconoscimenti, fosse anche solo per la fantasia dei nomi dati, ma non hanno fermato l’emigrazione, che è aumentata».

Pur approvando il DDL, Spina ha espresso una riserva sul tempismo dell’iniziativa, definendolo «un voto di fiducia in zona Cesarini, a fine legislatura e a ridosso delle elezioni». Tuttavia, ha riconosciuto come positivo l’inserimento della certificazione delle competenze, che permetterà di riconoscere ufficialmente esperienze lavorative attualmente escluse dai curricula, migliorando l’accesso al mondo del lavoro.

Parchitelli: «I giovani al centro delle nostre politiche»

A ribadire la volontà della Regione di mettere i giovani al centro è stata la presidente della VI Commissione, Lucia Parchitelli: «I giovani devono essere al centro delle nostre politiche. È questo il senso della prima Legge regionale sulle Politiche Giovanili che, su proposta dell’assessore Delli Noci, abbiamo votato all’unanimità in VI Commissione».

Parchitelli ha sottolineato il ruolo cruciale degli Enti locali e delle Amministrazioni comunali nell’attuazione delle nuove misure, affinché i giovani possano sentirsi protagonisti del loro futuro nella loro terra.

Verso l’approvazione definitiva in Consiglio Regionale

Con l’approvazione unanime in Commissione, il disegno di legge sulle politiche giovanili si avvia ora verso il Consiglio Regionale, dove dovrà essere discusso e votato per la definitiva approvazione.

Se da un lato il provvedimento viene visto come un’opportunità per valorizzare il talento e la partecipazione delle nuove generazioni, dall’altro restano aperte le perplessità sull’efficacia delle misure nel fermare l’emorragia di giovani verso altre regioni e Paesi. Un dibattito che, con l’avvicinarsi delle elezioni, promette di diventare sempre più acceso.

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