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Ostuni: Lo show di Raffaello Tullo, “Il Nibbio” e “Anora”, una settimana di emozioni a Palazzo Roma

Sabato 15 e domenica 16, in sala cinematografica verrà proiettato alle ore 18:00 «Il Nibbio», il film che racconta la storia di Nicola Calipari (interpretato da Claudio Santamaria), Alto Dirigente del SISMI che ha sacrificato la propria vita per salvare quella della giornalista de Il manifesto Giuliana Sgrena

La programmazione di Palazzo Roma di Ostuni prosegue per un nuovo weekend tra Teatro e Cinema. Venerdì 14 marzo alle ore 21:00 andrà in scena il primo appuntamento della Rassegna «Risate d’autore» con lo spettacolo teatrale «Contrattempi Moderni» di e con Raffaello Tullo. Sabato 15 e domenica 16, in sala cinematografica verrà proiettato alle ore 18:00 «Il Nibbio», il film che racconta la storia di Nicola Calipari (interpretato da Claudio Santamaria), Alto Dirigente del SISMI che ha sacrificato la propria vita per salvare quella della giornalista de Il manifesto Giuliana Sgrena. Alle ore 20:00 verrà invece proiettato il film che ha trionfato agli Oscar portando a casa 5 statuette: «Anora».

Mercoledì 19 marzo, per l’AperiCinema sarà in programmazione «La grande ambizione», il racconto biografico della vita privata e pubblica di Enrico Berlinguer.*

Nello spettacolo «Contrattempi Moderni», in scena venerdì 14, Raffaello Tullo porta in scena una divertente physical comedy che racconta, con ironia e creatività, le sfide dell’uomo contemporaneo immerso in un mondo dominato dalla tecnologia. Fra telecomandi ribelli, aspirapolveri danzanti e frigoriferi straripanti, Tullo porterà in scena una giornata tragicomica, dove il protagonista lotta contro gli imprevisti tecnologici per preparare un pranzo speciale. Uno spettacolo dal ritmo incalzante e dal respiro internazionale, che esplora con leggerezza il rapporto sempre più complesso tra uomo e dispositivi digitali.

Sabato 15 e domenica 16, alle ore 18:00, proietteremo «Il Nibbio». È il 4 febbraio 2005. Nicola Calipari, alto dirigente del SISMI, sta partendo per una vacanza con la moglie e i due figli, quando viene richiamato a Roma perché la giornalista de Il Manifesto Giuliana Sgrena è stata rapita a Baghdad, al suo ritorno da una visita a un campo profughi, da quello che si scoprirà essere un commando sunnita. Per 28 giorni Calipari, soprannominato «il Nibbio», dovrà fare la spola fra l’Iraq presidiato dall’esercito statunitense e la dirigenza dei Servizi Segreti nel tentativo di ottenere la liberazione di Sgrena.

Il ricordo dell’uccisione del giornalista Enzo Baldoni, avvenuta sempre in Iraq l’anno precedente, è ancora fresco e doloroso, e Calipari farà di tutto per assicurarsi che quella storia non si ripeta, cercando di trattare il rientro di Sgrena senza commettere errori e unendo le forze con il direttore di Il Manifesto, il compagno di Sgrena e alcune alte cariche istituzionali. Ma il destino, e l’incompetenza di certi uomini, non saranno altrettanto attenti e rispettosi nei suoi confronti.

Alle ore 20:00 del 15 e 16 marzo, proietteremo «Anora», il film che ha ottenuto 6 candidature e vinto 5 Premi Oscar (miglior film, miglior attrice, miglior regista, miglior sceneggiatura originale e miglior montaggio).

Diretto da Sean Baker, Anora racconta la storia di Ani (Mikey Madison), una ballerina erotica americana di origine russa esperta in lap dance che porta i clienti nei privé offrendo loro servizi extra a pagamento. Un giorno nel locale dove lavora arriva Ivan, un ragazzo russo che pare entusiasta di lei e dei suoi molti talenti. Il giorno dopo Ivan invita a casa sua, e Ani scopre che il ragazzo vive in una megavilla ed è figlio unico di un oligarca multimiliardario. Le cose fra i due ragazzi vanno così bene che Ivan porta Ani a Las Vegas e là le chiede di sposarlo. Ma i genitori di lui non sono affatto d’accordo, e mandano una piccola «squadra di intervento» a recuperare il figlio dissennato. Quella che seguirà è una rocambolesca avventura ricca di sorprese, che tuttavia non dimentica di avere un cuore e un occhio alla realtà anche all’interno dell’esagerazione comica.

Mercoledì 19 marzo l’AperiCinema torna dalle ore 18:30 con «La grande ambizione», film sulla vita di Enrico Berlinguer (interpretato da Elio Germano).

Primi anni Settanta. Enrico Berlinguer assiste al tramonto dell’ideologia di Salvador Allende e delle speranze del popolo cileno, soffocate dal regime di Augusto Pinochet. Questo rafforza ulteriormente in lui la convinzione di trovare una via democratica al Socialismo in Italia, al netto delle ingerenze statunitensi. Non lo ferma nemmeno l’attentato di cui è vittima in Bulgaria: la sua idea è quella di «trasformare l’intera struttura economica e sociale» del Paese, ponendo fine allo sfruttamento dell’uomo sull’uomo – in particolare quello dei datori di lavoro sui lavoratori. Il Partito Comunista Italiano del quale è segretario, anche grazie al suo carisma di leader, cresce in percentuale nei sondaggi e alle urne, ma Berlinguer sa di non poter accedere al governo se non attraverso un’alleanza fra le forze popolari antifasciste, ovvero quelle comuniste, socialiste e cattolico-progressiste, unite verso «un orizzonte chiaro di stabilità». Ma l’idea del compromesso storico segnerà la fine dell’ascesa alla gestione della cosa pubblica del PCI e determinerà il tragico destino di Aldo Moro.

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