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Bari: indagini sulla culla termica dopo la morte di un neonato

Al via le verifiche tecniche per accertare il funzionamento del dispositivo nella chiesa di San Giovanni Battista, dove un bambino è stato trovato morto per ipotermia. Due indagati per omicidio colposo

Sono iniziate nella mattinata del 13 gennaio 2025 le operazioni tecniche disposte dalla Procura di Bari sulla culla termica della chiesa di San Giovanni Battista, nel quartiere Poggiofranco, dove il 2 gennaio scorso è stato trovato senza vita un neonato. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Ciro Angelillis e dalla pm Angela Morea, puntano a chiarire se il dispositivo fosse funzionante e se l’allarme collegato al cellulare del parroco don Antonio Ruccia, tra gli indagati insieme al tecnico Vincenzo Nanocchio, abbia subito guasti.

L’autopsia ha confermato che il piccolo è deceduto per assideramento, sollevando interrogativi sul corretto funzionamento del sistema di riscaldamento della culla e dell’allarme telefonico. Gli accertamenti tecnici, affidati a esperti del Politecnico di Bari e alla squadra mobile, dovranno stabilire le cause del malfunzionamento e valutare eventuali responsabilità.

Sul posto, oltre ai consulenti tecnici, erano presenti magistrati e forze dell’ordine. L’area della chiesa è stata transennata e chiusa al traffico per consentire il proseguimento delle verifiche. Parallelamente, continuano le indagini per identificare la madre del neonato, ipotizzando anche il reato di abbandono di minore aggravato dalla morte.

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