Secondo quanto accertato, tre dirigenti sanitari avrebbero percepito somme fino a 30mila euro per garantire l’assegnazione di appalti. I benefici ricevuti non si limitavano solo al denaro: tra i regali in natura figurano una borsa di lusso
Le indagini della Guardia di Finanza di Bari hanno svelato un sistema di tangenti legato all’assegnazione degli appalti dell’Asl di Bari, grazie a registrazioni video ottenute tramite telecamere nascoste negli uffici dell’Area tecnica. Lo scenario emerge dall’ordinanza del gip Giuseppe Ronzino, composta da 600 pagine, che ha portato a 10 arresti tra funzionari e imprenditori, su richiesta del procuratore Roberto Rossi e della pm Savina Toscani.
Secondo quanto accertato, tre dirigenti sanitari avrebbero percepito somme fino a 30mila euro per garantire l’assegnazione di appalti. I benefici ricevuti non si limitavano solo al denaro: tra i regali in natura figurano una borsa di lusso del valore di 2.100 euro, destinata alla moglie di uno degli indagati, Nicola Iacobellis, e lavori di falegnameria del valore di 7mila euro eseguiti presso l’abitazione dell’ingegnere e della consorte, anche lei agli arresti domiciliari. A questi si aggiungono doni più modesti, come cassette di frutta, verdura e confezioni di vino e olio, offerti per ottenere l’assegnazione di un appalto di 563mila euro per la riqualificazione antincendio di un ambulatorio in via Cotugno, Bari. Il responsabile di tale operazione sarebbe il direttore dell’Area tecnica dell’Asl di Bari, Nicola Sansolini, insieme a Donato Mottola e Francesco Girardi, entrambi indagati per turbativa d’asta in relazione a questo specifico appalto.
Gli accertamenti della Finanza hanno evidenziato che Donato Mottola, già arrestato nel 2021 per il pagamento di tangenti al capo della Protezione civile pugliese Mario Lerario, avrebbe partecipato a una gara d’appalto per favorire Girardi, la cui azienda, la G.Scavi, sarebbe stata favorita nell’aggiudicazione, con il consenso di Sansolini. I tre avrebbero concordato in anticipo le percentuali di ribasso: 8% per Girardi e 30% per Mottola, a garanzia dell’assegnazione dell’appalto.
Un ulteriore episodio vede coinvolto Girardi, che avrebbe eseguito lavori presso l’abitazione del funzionario Nicola Iacobellis in cambio dell’assegnazione dei lavori di restauro della cappella ospedaliera del Sacro Cuore di Triggiano.