Una notte di fuoco nel Tarantino: le fiamme, spinte dal vento di tramontana, hanno devastato la pineta di Pino di Lenne, uno dei polmoni verdi più belli della provincia. Vigili del Fuoco, Protezione Civile e forze dell’ordine al lavoro per ore. Non si esclude l’ipotesi dolosa
Una notte drammatica quella appena trascorsa a Palagiano, dove un vasto incendio ha devastato la pineta di Pino di Lenne, uno dei luoghi naturalistici più preziosi del territorio tarantino. Le fiamme, alte e visibili a chilometri di distanza, hanno bruciato ettari di macchia mediterranea e pini d’Aleppo secolari, cancellando in poche ore un’area di grande valore ambientale e paesaggistico.
Il rogo è divampato nella tarda serata di sabato 11 ottobre e si è propagato rapidamente, favorito dal vento di tramontana e dalla vegetazione secca. Per tutta la notte, squadre dei Vigili del Fuoco, volontari della Protezione Civile e Carabinieri hanno lavorato senza sosta per contenere le fiamme e mettere in sicurezza la zona, minacciata anche dalla vicinanza di alcune strutture turistiche e aree agricole.
Sul posto era presente anche il sindaco di Palagiano, Domenico Lasigna, che ha seguito di persona le operazioni di spegnimento. Solo all’alba il fronte del fuoco è stato messo sotto controllo, ma il bilancio è pesante: ettari di verde ridotti in cenere e un ecosistema gravemente compromesso.
Sono in corso gli accertamenti da parte delle forze dell’ordine per stabilire le cause del rogo. Non si esclude l’origine dolosa.
La pineta di Pino di Lenne, situata lungo il corso del fiume omonimo, è da sempre meta di escursionisti e amanti della natura. Ora resta il dolore e la consapevolezza di una ferita profonda al patrimonio ambientale del territorio, che richiederà tempo e impegno per essere rimarginata.









