«Come Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Puglia, ritengo importante sottolineare che gli atleti con disabilità non sono ‘eroi speciali’, ma veri sportivi» dice Giampietro
Nota del Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità Antonio Giampietro.
«È stato spento ufficialmente domenica sera il braciere delle Paralimpiadi di Parigi 2024, un evento che ha riscosso un grande successo di pubblico, sempre più coinvolto e appassionato agli sport paralimpici. L’edizione appena conclusa ha segnato, infatti, un cambiamento epocale, testimoniato anche dall’attenzione costante dedicata dai media, con una copertura puntuale della stampa e delle dirette Rai, presenti per la prima volta in tutte le manifestazioni sportive.
Come Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Puglia, ritengo importante sottolineare che gli atleti con disabilità non sono ‘eroi speciali’, ma veri sportivi. Questi atleti, oltre a dimostrare forza, passione e determinazione, affrontano sfide ulteriori legate alla loro condizione. È proprio la loro capacità di superare tali ostacoli che li rende un esempio autentico per tutti, senza ricorrere a retoriche o atteggiamenti pietistici.
Un elogio particolare va agli atleti pugliesi, autentici protagonisti di questa Paralimpiade, tra cui Luca Mazzone, un campione che non smette mai di stupire, protagonista di un bronzo e due argenti nel ciclismo paralimpico; Vittoria Bianco che ha ottenuto il bronzo nei 400 metri stile libero; e Gianluca Iacus, tiratore azzurro che, nonostante si sia fermato alle qualificazioni, ha comunque offerto una prestazione promettente, che fa ben sperare per il futuro. Voglio esprimere le mie più sentite congratulazioni a tutti gli atleti azzurri per i risultati raggiunti. L’Italia ha brillato sulla scena internazionale in un’edizione indimenticabile, con 71 medaglie, 2 in più rispetto a Tokyo 2020, e 24 ori, con un significativo salto nel medagliere, dal nono al sesto posto.
Ogni successo di questi atleti non rappresenta solo un traguardo sportivo, ma incarna uno straordinario spirito di perseveranza e dedizione. Per la nostra regione, questi atleti sono il simbolo di un cambiamento sociale che si deve fare concreto, in cui lo sport diventa strumento di inclusione e riconoscimento del valore umano, indipendentemente dalle condizioni di disabilità. Il loro successo a Parigi 2024 ci ricorda che lo sport paralimpico è una realtà che esprime valori universali e coinvolge tutti.
I risultati ottenuti dai nostri atleti ci invitano a riflettere su quanto sia fondamentale continuare a sostenere e promuovere, anche con azioni decise e specifiche, lo ‘sport per tutte e tutti’. Non si può che essere fieri di questi atleti, che incarnano non solo l’eccellenza sportiva, ma anche un esempio di inclusione, coraggio e speranza.
Con ogni gara e ogni medaglia, hanno dato voce a chi spesso resta nell’ombra, mostrando che lo sport appartiene a tutti e che ogni trionfo, grande o piccolo, ha un valore inestimabile. A loro va il nostro più caloroso plauso, per averci insegnato che con impegno e determinazione è possibile sondare e superare i propri limiti, diventando esempi di forza, speranza e ispirazione per tutti coloro che vivono difficoltà.»