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Regione Puglia, approvato il bilancio di previsione 2026: cala il sipario sulla XI legislatura

Ultima seduta del Consiglio regionale dedicata ai provvedimenti finanziari: via libera a rendiconto, assestamento, bilancio consolidato, DEFR e legge di stabilità 2026. Tra i saluti istituzionali della presidente dell’Assemblea e del governatore Emiliano, non sono mancate le critiche dell’opposizione di Fratelli d’Italia, che ha definito la seduta un “abuso di potere”

Con una lunga seduta interamente dedicata ai provvedimenti finanziari, si è conclusa la XI legislatura del Consiglio regionale della Puglia, che ha approvato il bilancio di previsione per l’esercizio 2026 e pluriennale 2026–2028, insieme al DEFR, alla legge di stabilità, al bilancio consolidato 2024, al rendiconto generale 2024 e alla legge di assestamento e variazione al bilancio 2025–2027.

In apertura, la presidente dell’Assemblea regionale pugliese ha rivolto un lungo messaggio di saluto ai consiglieri: «Questa seduta chiude la XI legislatura della Regione Puglia. È stato per me un onore presiedere quest’Aula con responsabilità ed equilibrio, cercando di avvicinare il Consiglio ai cittadini. Abbiamo accolto tanti giovani, associazioni e personalità impegnate nel sociale. Ringrazio tutti per la collaborazione istituzionale in questi cinque anni, perché, pur tra differenze e dibattiti, abbiamo lavorato per il bene comune dei pugliesi».

A seguire, ha preso la parola il presidente della Regione Puglia, che ha voluto ringraziare maggioranza e opposizione per il lavoro svolto: «Oggi non avevo previsto di intervenire, ma mi sembra importante ringraziare tutti. Abbiamo vissuto dieci anni di risultati straordinari, con inevitabili difficoltà, ma con la consapevolezza che la comunità pugliese vuole continuare sulla strada tracciata. Il clima politico è positivo, e il merito è di tutti, anche delle opposizioni. La Puglia oggi è una Ferrari, che ogni tanto va in officina, ma continua a correre forte».

Il governatore ha poi sottolineato come l’approvazione del bilancio rappresenti «un atto di cortesia verso chi verrà dopo di noi, per consentire alla prossima amministrazione una gestione ordinata e senza ritardi nella spesa».

Non sono mancate, però, le critiche. Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Renato Perrini, ha definito la convocazione del Consiglio «l’ennesimo abuso di potere del centrosinistra pugliese», ricordando che «la legislatura è scaduta il 21 settembre e da quella data il Consiglio è in regime di prorogatio, quindi senza pienezza di funzioni deliberative». Perrini ha poi aggiunto: «Si poteva ricorrere all’esercizio provvisorio, come fatto da altre regioni, evitando un atto politico in piena campagna elettorale».

Sulla stessa linea, il consigliere Paolo Pagliaro (FdI) ha commentato: «Altro che Ferrari: il presidente Emiliano è ormai scollato dai problemi dei cittadini. La Puglia merita un cambiamento dopo vent’anni di centrosinistra e una gestione che ha dimenticato sanità, agricoltura e infrastrutture».

Tra i punti approvati, il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR), che delinea le linee strategiche 2026–2028 e conferma la tenuta dei conti regionali, e la legge di stabilità 2026, che autorizza un indebitamento di 50 milioni di euro annui per cofinanziare i programmi comunitari e statali.

A chiudere la seduta, l’intervento dell’assessore al Bilancio Fabiano Amati, che ha definito il voto finale «un gesto di responsabilità e democrazia». «L’approvazione del bilancio di previsione per il 2026 significa lasciare la casa in ordine alla prossima amministrazione. Abbiamo impegnato solo l’essenziale, per garantire continuità e trasparenza. Il bilancio è il cuore della pubblica amministrazione: è lì che le cose nascono, si sviluppano o vengono controllate. Ho sempre pensato che la politica, senza immedesimazione e cura per gli altri, non abbia senso. Fare in modo che sia ragionevole sperare, questo è il compito che mi porto dietro da sempre».

Con l’approvazione del bilancio e del DEFR, si chiude così ufficialmente la legislatura regionale pugliese, lasciando alla prossima Assemblea il compito di aprire un nuovo capitolo per la Puglia.

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