«Parliamo di una situazione complessa, che vede una carenza di organico ormai atavica, ma grazie alla professionalità e all’abnegazione di tutto il personale nella provincia di Taranto abbiamo un servizio 118 tra i migliori in Italia», dichiara Galante
Si sono tenute ieri in III Commissione Sanità le audizioni sulla carenza organica del 118 della Asl di Taranto e sulle possibili ripercussioni sul servizio in vista dell’imminente stagione estiva.
«Nella scorsa legislatura – dichiara il capogruppo del M5S Marco Galante – ci siamo impegnati per il processo di internalizzazione dei lavoratori del 118, che ci ha visti tutti compatti. Oggi sentendo i sindacati in audizione verrebbe da dire che si stava meglio quando si stava peggio.
Sapevamo che quello dell’internalizzazione sarebbe stato un processo lungo, ma crediamo ancora di aver fatto la scelta migliore per garantire una maggiore sicurezza per i cittadini e tutele per gli operatori, che troppo spesso erano sfruttati e sottopagati. Parliamo di una situazione complessa, che vede una carenza di organico ormai atavica, ma grazie alla professionalità e all’abnegazione di tutto il personale nella provincia di Taranto abbiamo un servizio 118 tra i migliori in Italia con un tasso di mortalità post intervento bassissimo.
Il direttore Balzanelli ci ha garantito che ci saranno quattro postazioni in più rispetto all’anno scorso nel periodo estivo, i sindacati invece hanno lanciato l’allarme su un depauperamento del servizio. Non possiamo che essere preoccupati nel sentire da un lato che la situazione è drammatica, dall’altro che le postazioni saranno coperte.
Ci chiediamo perché non sia partito per tempo l’Avviso per gli autisti soccorritori, che sarà pubblicato la prossima settimana, visto che c’è la certezza dei flussi e l’aumento di turisti sul territorio. Negli anni abbiamo commesso l’errore di non puntare sull’ assistenza territoriale e si è scaricato tutto su ospedali e 118.
Ora con la realizzazione e di case e ospedali di Comunità e delle Centrali Operative Territoriali, sarà possibile ripensare all’intera organizzazione sanitaria, che non peserà più interamente su questi lavoratori. Nel frattempo siamo consapevoli che la situazione vada monitorata con la massima attenzione.»