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Antonio Tutolo (Per la Puglia): «L’incendio sul Belvedere di Lucera è una ferita per tutta la Capitanata. Serve una reazione collettiva»

Il capogruppo regionale denuncia la gravità dell’ennesimo rogo estivo: «Un danno ambientale e idrico incalcolabile. Non bastano più l’indignazione sui social: ora ognuno deve fare la propria parte per difendere il territorio»

«L’incendio che ha devastato la collina del Belvedere di Lucera è una ferita profonda per tutto il territorio della Capitanata. Ogni lucerino ha vissuto con dolore e apprensione quelle ore, vedendo le fiamme consumare il patrimonio verde fatto di centinaia di piante, arbusti e alberi». Con queste parole, il consigliere regionale Antonio Tutolo, capogruppo di Per la Puglia, commenta l’ennesimo rogo che ha colpito la sua città, denunciando la ripetitività di un fenomeno che ogni estate torna a minacciare il paesaggio collinare e agricolo della zona.

«Non si tratta di un episodio isolato – prosegue Tutolo – ma di un problema ricorrente, provocato da delinquenti ignoti che con il fuoco cancellano anni di impegno e di sforzi. Da sindaco prima, e da consigliere regionale oggi, mi sono battuto per rinverdire le aree colpite e recuperare fondi destinati al risanamento. Vedere lo scempio compiuto domenica spezza davvero il cuore».

A preoccupare è anche l’impatto collaterale sull’ambiente, in particolare sull’uso dell’acqua: per domare le fiamme, infatti, sono stati necessari tre Canadair, che hanno attinto dalla diga di Occhito, risorsa idrica strategica per l’intera area. «È paradossale – sottolinea Tutolo – che, per rimediare a un atto distruttivo, si sia dovuta sacrificare acqua preziosa per l’agricoltura e per il nostro fabbisogno. Se “ogni goccia conta”, come giustamente ricordano i vertici di Aqp, allora questo incendio rappresenta un doppio danno».

Il consigliere lancia un appello alle istituzioni, alla politica, alle forze dell’ordine e ai cittadini, affinché si attivi una vera e propria rete di vigilanza e protezione del territorio, anche attraverso la collaborazione attiva della popolazione: «Chiunque abbia visto qualcosa, parli. Non possiamo più permetterci silenzi o indifferenza».

Infine, Tutolo ha voluto ringraziare i volontari e le squadre di emergenza intervenute con coraggio e dedizione per limitare i danni. «Il loro lavoro è stato fondamentale e merita riconoscenza. Ora dobbiamo trasformare l’indignazione in azione, perché la difesa del nostro paesaggio inizia da ognuno di noi».

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