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Rinviato a giudizio l’ex direttore dell’Asset Puglia Elio Sannicandro

Secondo l’accusa, Sannicandro avrebbe ricevuto tangenti per 60mila euro in cambio della concessione di appalti

di ROSSELLA TANGORRA – L’ex direttore generale dell’Asset ed ex commissario per l’emergenza idrogeologica della Puglia, Elio Sannicandro, è stato rinviato a giudizio insieme ad altri 10 imputati, tra cui alcuni imprenditori. L’ex direttore andrà dunque a processo per corruzione e turbativa d’asta.

Secondo l’accusa, infatti, Sannicandro avrebbe ricevuto tangenti per 60mila euro in cambio della concessione di appalti. Il gip ha inoltre revocato a Sannicandro l’interdizione per un anno dai pubblici uffici.

La Cassazione aveva già annullato il provvedimento con il quale erano stati ravvisati, nei suoi confronti, gravi indizi. «Siamo certi pertanto – spiega il suo avvocato Michele Laforgia – che il processo acclarerà la definitiva estraneità dell’ingegnere Sannicandro da qualsiasi ipotesi di reato.»

Con Sannicandro sono stati rinviati a giudizio il giornalista e dipendente Coni Sergio Schiavone, i funzionari della Regione Leonardo Panettieri e Michele Tamborra; i responsabili degli Uffici tecnici di Ordona e Orsara di Puglia Michele Campanella e Rocco Rossi, gli imprenditori Antonio Ferrara e Bruno Gregoretti della Antonio Ferrara srl e Adriatiche strada Astra, gli imprenditori di Lucera Antonio Di Carlo e sua figlia Carmelisa e l’ingegnere Donato Coppolella.

L’udienza è fissata per l’1 ottobre prossimo davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Bari.

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